Durante la prossima sessione invernale, il parlamento federale esaminerà il progetto del cosiddetto miliardo per la coesione dell’UE, dunque a favore dei paesi dell’est membri dell’UE. Il gruppo UDC è il solo a rifiutare con determinazione questo versamento. Come previsto, il PLR e il PPD si sono inchinati di fronte a Bruxelles e accettano di fare questo regalo di 1,3 miliardi di franchi.
Lo scorso mese di agosto, i membri PLR, PPD e PS della Commissione di politica estera del Consiglio nazionale (CPE-CN) hanno rinviato il dibattito sul miliardo per la coesione dell’UE con argomenti speciosi e, in particolare, con il pretesto di aver bisogno di informazioni supplementari da parte del Consiglio federale. In realtà, questi partiti avevano paura di dichiararsi prima delle elezioni federali, approvando questo discutibile regalo all’UE. Un grossolano tentativo d’ingannare gli elettori, ma che purtroppo l’UDC è stata la sola a denunciare.
La decisione della CPE-CN di oggi (12.11.2019) conferma i peggiori timori: appena tre settimane dopo le elezioni, il PLR e il PPD approvano questo progetto.
Il denaro dei contribuenti svizzeri deve andare a beneficio degli abitanti della Svizzera
Questo versamento all’UE figura nell’ordine del giorno della prossima sessione parlamentare invernale. L’UDC vi si opporrà con determinazione in particolare per due ragioni: primo, questo denaro destinato ai paesi dell’est europeo sparirà nella rete della corruzione e in apparati statali inefficaci; secondo, questo versamento permette a questi paesi di stendere il tappeto rosso a delle imprese svizzere attirate da oneri salariali nettamente più bassi. In altre parole, questo regalo minaccia innumerevoli impieghi in Svizzera.
Di fronte a questo sperpero di denaro pubblico, l’UDC invita la Confederazione a fermare i versamenti miliardari all’UE. Il denaro dei contribuenti svizzeri deve essere investito in Svizzera e andare a beneficio degli abitanti di questo paese, per esempio consolidando l’AVS.