l Consiglio federale respinge l’iniziativa dell’UDC “No a una Svizzera da 10 milioni” senza una controproposta. Pur ammettendo che l’immigrazione in Svizzera è «associata a sfide».
Ma queste non sono “sfide”!
Sono problemi seri!
Ogni anno arrivano in Svizzera circa 100’000 nuovi immigrati. A questi si aggiungono decine di migliaia di richiedenti asilo provenienti da tutto il mondo. Qual è il risultato di questa massiccia immigrazione?
Quali “soluzioni” propone il ministro dell’immigrazione Beat Jans (PS)? Nessuna!
Semplicemente non vuole raccogliere le preoccupazioni espresse dall’iniziativa per la sostenibilità.
Vuole utilizzare miliardi di franchi dei contribuenti per coprire i problemi dell’immigrazione: sussidi statali per gli alloggi, più posti di lavoro statali per l’integrazione, espansione di infrastrutture ferroviarie e stradali.
Ciò che già non funziona viene ulteriormente ampliato.
La risposta del Consiglio federale è più governo e più soldi dei contribuenti.
Ma la risposta deve essere: meno immigrazione!
La risposta dell’UDC è l’iniziativa per la sostenibilità: “No a una Svizzera da 10 milioni”. Dobbiamo tornare a controllare chi arriva in Svizzera e il numero.
Continuiamo a fare confusione anche nel settore dell’asilo.
Un anno fa il Ministro dell’Asilo Jans aveva annunciato diverse misure contro gli abusi in materia di asilo. Non è successo nulla.
Ora presenta una nuova lista di misure:
Il problema principale rimane.
Abbiamo un’immigrazione clandestina da tutto il mondo. Chiunque chieda “asilo” può rimanere in Svizzera e sarà assistito.
L’abuso nell’asilo deve essere fermato in linea di principio.
La risposta è l’iniziativa dell’UDC per la protezione delle frontiere: confini sistematicamente sicuri, respingimento degli immigrati clandestini, nessuna procedura di asilo per i richiedenti asilo che arrivano in Svizzera attraverso un paese sicuro.