L’UDC saluta con favore il fatto che il Consiglio Federale abbia deciso di proteggere meglio le frontiere rivolte verso l’Italia. Così facendo, ha finalmente messo fine alla politica lassista della Ministra della Giustizia, Elisabeth Baume-Schneider. Tuttavia, è ormai troppo tardi. È dall’inizio dell’anno che l’UDC esige controlli sistematici alle frontiere – e un riorientamento della politica d’asilo: niente più procedure d’asilo in Svizzera, creazione di zone di transito, esternalizzazione dei centri d’accoglienza all’estero, rimpatrio sistematico dei migranti dell’asilo.
L’immigrazione illegale tramite il diritto d’asilo ha raggiunto proporzioni insopportabili per la popolazione svizzera. Alla fine di agosto, 129’132 persone si trovavano nel settore dell’asilo. Nel mese di agosto, sono state presentate 3’000 domande d’asilo supplementari, con un aumento di quasi il 40% rispetto al mese precedente. Il Governo federale ha preventivato quest’anno 4 miliardi di Franchi dei contribuenti di spese per il settore. Si tratta di 1’800 Franchi a famiglia!
La politica d’asilo rosso-verde fa il gioco delle bande criminali di passatori. Centinaia di migliaia di migranti dell’asilo stanno arrivando in Europa. La maggior parte sono giovani uomini provenienti da Africa, Afghanistan, Turchia e Paesi arabi. Questa migrazione tramite il diritto d’asilo organizzata in modo criminale deve essere fermata. Lo stesso vale anche per i profittatori rosso-verdi dell’industria dell’asilo.
L’introduzione di controlli alle frontiere rivolte verso l’Italia è un primo passo. Devono seguire ulteriori misure: