Comunicato stampa

Garantire l’esistenza delle famiglie contadine

UDC Svizzera ha tenuto una conferenza stampa a Berna per prendere posizione sulla Politica agricola 22+ (PA22+) e sull’iniziativa contro la dispersione degli insediamenti. Essa ha presentato la versione aggiornata del suo documento strategico sulla politica agricola, ricordando in particolare il mandato costituzionale che esige un rafforzamento della produzione indigena e, di conseguenza, una garanzia esistenziale per le famiglie contadine svizzere. Quest’ultime devono di nuovo poter vivere del reddito realizzato con la loro produzione.

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Limitare la smisurata immigrazione – mantenere il senso della misura nella pianificazione del territorio
Nel suo breve documento strategico sullo sviluppo urbano, l’UDC ricorda che l’immigrazione di massa è la causa principale della crescita demografica, del fabbisogno supplementare di spazi, della dispersione degli insediamenti e del sovraccarico delle infrastrutture. La limitazione dell’immigrazione ai professionisti qualificati è quindi una condizione essenziale per la salvaguardia dei nostri paesaggi. Parallelamente, l’agricoltura ha bisogno di un maggior margine di manovra per costruire fuori delle zone edificabili, affinché possa continuare a innovare, ad aumentare il suo rendimento e a modernizzarsi. Deve essere permesso un utilizzo completo e flessibile per installazioni e costruzioni siti fuori delle zone edificabili. Si deve in particolare autorizzare la trasformazione e l’ampliamento delle aziende agricole per permettere alle famiglie contadine di abitare in alloggi moderni.

La pianificazione del territorio auspicata dall’UDC deve essere finanziariamente sostenibile per le cittadine e i cittadini, garantire uno spazio abitativo e di lavoro sufficiente, rafforzare l’autonomia dei cantoni e dei comuni, e permettere uno sfruttamento agricolo duraturo. La garanzia e la libertà della proprietà devono in ogni caso essere rispettate. La revisione della pianificazione del territorio voluta dal Consiglio federale e dal Parlamento non tiene in alcun conto questi princìpi, peggio ancora, tende addirittura nella direzione opposta.  L’UDC chiederà perciò un rinvio del messaggio.

Garantire la sicurezza alimentare significa rafforzare l’agricoltura produttiva
Nel suo nuovo documento strategico intitolato «Ecco perché abbiamo bisogno di un’agricoltura produttiva», l’UDC illustra la posizione, lo stato e l’importanza economica dell’agricoltura in Svizzera. Essa chiede alla Confederazione di smettere di dare la priorità all’ecologia nella sua politica agricola, di non aprire ancora di più le frontiere alle importazioni, di migliorare le condizioni-quadro, in breve, di rafforzare la produzione indigena di derrate alimentari sane. I vincoli amministrativi imposti alle aziende agricole devono essere alleggeriti. E altre richieste concernenti, per esempio, i terreni coltivabili, in particolare le aree di rotazione delle colture che devono assolutamente essere salvaguardate. La legislazione sulla protezione delle acque deve essere modificata per evitare delle eccessive perdite di terreni coltivabili. La legge sulla pianificazione del territorio deve inoltre permettere agli agricoltori animati da spirito imprenditoriale, di sviluppare le loro aziende conformemente ai bisogni attuali e futuri del mercato, e di realizzare delle costruzioni adattate al sito – sempre tenendo conto dei bisogni regionali.

Correzioni indispensabili della PA22+
Alla luce di questi princìpi e richieste, l’UDC ha esaminato il progetto PA22+ che il Consiglio federale ha messo in consultazione il 14 novembre 2018. L’UDC valuta con piacere in particolare il mantenimento del credito-quadro agricolo per il periodo 2022-2025 e delle misure di protezione alle frontiere.

Per contro, l’UDC critica le modifiche apportate al sistema dei pagamenti diretti nella PA22+. Questi cambiamenti privano le famiglie contadine di condizioni-quadro stabili e chiare che permettono loro di assicurare in modo duraturo la loro esistenza. L’UDC osserva anche con occhio critico l’inasprimento dei requisiti professionali che gli agricoltori dovranno soddisfare in futuro per ottenere dei pagamenti diretti.  Essa respinge anche l’ammorbidimento del diritto fondiario rurale, che sfavorisce le famiglie contadine.

L’UDC proporrà in commissione il rinvio del progetto e, in caso di rifiuto, addirittura il rigetto del messaggio, con il mandato di una revisione nel senso descritto sopra.

Ulteriori informazioni:
vai alla presa di posizione dell’Unione democratica di centro sulla politica agricola federale (francese)

> vai alla presa di posizione dell’Unione democratica di centro sullo sviluppo dell’urbanizzazione (francese)

 
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