Il fatto che un organo di concordanza come il Consiglio federale adotti unilateralmente un termine politico controverso costituisce una violazione evidente di un tabù. Gli «accordi bilaterali III» rimangono ciò che sono: un trattato di sottomissione all’UE.

È il prossimo capitolo della strategia dei sostenitori dell’UE: il pacchetto di accordi dell’UE sarà rinominato «Bilaterale III». Il Consiglio federale adotta ufficialmente il nome promozionale dell’associazione economica Economiesuisse, come rivelato dal Nebelspalter.
Il Consiglio federale è un organo di concordanza, nel quale sono rappresentate tutte le correnti politiche, da sinistra a destra. La concordanza implica anche che i singoli Consiglieri federali – più in generale l’intero organo – agiscano con una certa cautela. Il fatto che ora la maggioranza di centro-sinistra nel Consiglio federale adotti unilateralmente un termine politico controverso costituisce una grave violazione di un tabù. A quanto pare, tutti i mezzi dei sostenitori dell’UE sono leciti: ricorrono a inganni e intendono persino eludere la democrazia diretta.
Il Consiglio federale di centro-sinistra si lascia consapevolmente influenzare dai lobbisti. È un’anteprima di come viene fatta politica nell’UE. Lì il potere è nelle mani dei funzionari e dei circa 30’000 lobbisti che operano a Bruxelles, e non degli elettori come da noi.
Desiderano fuorviare la popolazione svizzera
Il termine «Bilaterali III» è un’etichetta ingannevole. Si presenta l’accordo previsto con l’UE come la logica continuazione degli accordi bilaterali, ma la realtà è diversa: l’accordo di sottomissione all’UE rappresenta la fine del percorso bilaterale.
Gli accordi bilaterali sono contratti tra parti con pari diritti. Il presente pacchetto di accordi costituisce invece un accordo istituzionale: si tratta in sostanza della subordinazione giuridica/istituzionale della Svizzera all’UE. Il diritto dell’UE prevale sul diritto nazionale svizzero. La Svizzera è tenuta ad adottare automaticamente il diritto dell’UE. La Corte di giustizia dell’Unione europea è l’autorità suprema e, qualora la Svizzera non adottasse integralmente le disposizioni, l’UE è legittimata per contratto a imporre sanzioni al nostro Paese.
Con la denominazione «Bilaterale III», i sostenitori dell’UE intendono deliberatamente fuorviare la popolazione svizzera.
I sostenitori dell’UE hanno un obiettivo dichiarato: desiderano influenzare la popolazione svizzera e limitare la democrazia diretta.
L’UDC Svizzera si opporrà con ogni mezzo a questo accordo di sottomissione all’UE, per evitare che giudici stranieri, burocrati e lobbisti dell’UE decidano al posto nostro, e che siano gli svizzeri a determinare il proprio destino.