Comunicato stampa

Gruppo parlamentare dell’UDC: Stop agli eccessi salariali nelle aziende federali e No alla revisione del codice di procedura penale

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Nella sua riunione di oggi, il gruppo UDC alle Camere federali si è espresso all’unanimità:

– a favore della mozione 16.438 “Remunerazione adeguata e stop agli eccessi salariali nelle aziende federali e parastatali”, e

– contro l’attuale revisione del Codice di procedura penale (CPP), ritenuto inadeguato.

I compensi degli alti dirigenti e dei membri dei consigli di amministrazione delle aziende federali e parastatali sono aumentati in modo così massiccio che i CEO di Swisscom e delle FFS guadagnano più di un consigliere federale. Questi stipendi non hanno più alcuna relazione con i compiti e i servizi forniti. Il gruppo UDC sostiene quindi la mozione 16.438, che chiede di porre fine a questi eccessi salariali. Tanto più che gli alti dirigenti di queste aziende beneficiano già di eccellenti benefits a livello pensionistico e di altri vantaggi.

Il gruppo parlamentare dell’UDC segue l’argomentazione della Commissione delle istituzioni politiche (CIP) ed è a favore di una modifica della legge sul personale federale, secondo la quale un tetto massimo di un milione di franchi all’anno dovrebbe essere applicato alle retribuzioni versate ai vertici o ai membri del consiglio d’amministrazione di sette grandi imprese federali. Questo regolamento dovrebbe valere anche per Swisscom. Inoltre, le indennità di buona uscita agli alti dirigenti federali devono essere proibite.

La revisione del codice di procedura penale non porta alcun miglioramento

La revisione del codice di procedura penale (CPP) è assolutamente necessaria, soprattutto perché le autorità di perseguimento penale non possono realmente adempiere al loro mandato con l’attuale CPP. Con l’introduzione dell’attuale codice di procedura penale, la protezione dei criminali è stata massicciamente ampliata, l’investigazione dei reati è diventata più difficile e il carico amministrativo della polizia è aumentato a tal punto che i poliziotti passano sempre più tempo davanti alle loro scrivanie invece di garantire l’ordine e la sicurezza nelle strade.

Dal punto di vista della UDC, l’obiettivo della revisione del codice di procedura penale deve essere quello di ridurre i costi burocratici, di personale e finanziari aggiuntivi e di adattare le norme che sono dirompenti nella pratica e impediscono o ostacolano la lotta al crimine. Poiché l’attuale revisione non porta alcun miglioramento in questo senso, il gruppo UDC ha deciso all’unanimità di respingere il progetto di legge nella sua riunione di oggi.

 
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