Comunicato stampa

Il Consiglio federale deve finalmente garantire l’approvvigionamento energetico

Il gruppo parlamentare dell’UDC respinge il piano di salvataggio per le aziende energetiche. Il Consiglio federale deve garantire l’approvvigionamento energetico e non proteggere le aziende dai rischi del mercato. Il gruppo parlamentare pronuncia anche un chiaro “No” sia al controprogetto indiretto all’Iniziativa sui ghiacciai che all’Iniziativa paesaggio. Queste pretese da parte dei rosso-verdi sono troppo estreme, finanziariamente insostenibili e, nel caso dell’Iniziativa per il Paesaggio, mettono in pericolo l’approvvigionamento energetico della Svizzera. Nel caso della riforma della LPP, l’UDC è unanimemente favorevole ad attenersi al progetto di legge approvato dal Consiglio nazionale.

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Il gruppo UDC respinge il piano di salvataggio fino a 10 miliardi di franchi per le aziende energetiche. Spetta ai gestori di queste aziende garantire loro fondi sufficienti. L’UDC sostiene la mozione di rigetto, che si concentra sulla sicurezza dell’approvvigionamento elettrico e non sul salvataggio delle persone giuridiche. Chiede al Consiglio federale, in vista dell’imminente catastrofe dovuta alla penuria di elettricità, di dare finalmente la massima priorità alla fornitura sicura ed economica di energia alle persone e all’industria in Svizzera, invece di cercare di proteggere le aziende dai rischi del mercato.

Il gruppo parlamentare respinge anche l’iniziativa “Contro la cementificazione del nostro paesaggio (Iniziativa paesaggio)”. L’iniziativa richiede un limite rigoroso al numero e alla superficie degli edifici al di fuori delle zone edificabili. L’iniziativa non è solo velenosa per l’agricoltura, ma anche estremamente problematica per quanto riguarda la produzione di energia accessibile e sostenibile.

Nella seconda fase della revisione parziale della Legge sulla Pianificazione Territoriale (LPTII), il numero di edifici e l’impermeabilizzazione del suolo al di fuori della zona edificabile saranno limitati come controproposta indiretta all’Iniziativa per il Paesaggio. Il gruppo UDC respinge a grande maggioranza la revisione parziale, soprattutto perché il progetto di revisione nella sua forma attuale ha caratteristiche comuniste e mina la garanzia della proprietà e il federalismo.

Controprogetto all’Iniziativa sui ghiacciai – Da rimandare al mittente
L’UDC ritiene inoltre che il controprogetto indiretto all’iniziativa sui ghiacciai – che mira a sancire per legge l’obiettivo di emissioni nette di gas serra pari a zero entro il 2050 – sia troppo estrema e troppo costosa. Il controprogetto costerebbe miliardi ai contribuenti svizzeri. A titolo d’esempio, gli investimenti a lungo termine nella neutralità climatica da parte delle aziende saranno sovvenzionati per oltre 1 miliardo di franchi svizzeri, mentre le misure corrispondenti negli edifici saranno sovvenzionate per 2 miliardi di franchi svizzeri. Oltre ai miliardi di sussidi, la proposta richiede vaghi flussi finanziari “compatibili con il clima”, un divieto di fatto sui sistemi di riscaldamento a olio e – se prevale la proposta della minoranza della Commissione – valori guida per l’agricoltura con sanzioni in caso di non conformità. Il gruppo parlamentare UDC esige che la proposta venga rispedita al mittente.

 
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