Comunicato stampa

Invece di sperperare miliardi all’estero, i soldi dovrebbero essere utilizzati per la popolazione svizzera

È inaccettabile che il Consiglio federale voglia finanziare la 13esima mensilità AVS con trattenute sui salari: si tratta di un onere che grava soprattutto sulla popolazione attiva e sulla Svizzera come piazza economica. L’UDC rimane fedele alla sua richiesta di finanziare la 13esima mesilità AVS con risparmi nei settori dell’asilo e dell’aiuto allo sviluppo.

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Il centro-sinistra sta sperperando miliardi di franchi dei contribuenti all’estero. L’UDC ritiene pertanto che i costi annuali aggiuntivi di 5 miliardi di franchi per la 13esima AVS debbano essere finanziati attraverso tagli nei settori dell’asilo (4 miliardi di franchi), dell’aiuto allo sviluppo (circa 3 miliardi di franchi all’anno), dell’Ucraina (6 miliardi di franchi previsti), della cultura e dell’amministrazione federale sproporzionata(6,5 miliardi di franchi). Questo sperpero di denaro da parte del centro-sinistra è stato il motivo principale per cui la 13a pensione AVS ha riscosso un ampio consenso. Inoltre, si dovrebbero realizzare risparmi mirati in quei dipartimenti e settori le cui spese sono aumentate a un ritmo superiore alla media negli ultimi 20 anni. Non è certo accettabile che il Consiglio federale voglia ridurre ulteriormente la sua quota di finanziamento dell’AVS. Il Consiglio federale non mostra alcuna volontà di ridurre le spese federali e realizzare i risparmi urgentemente necessari.  

Anche il PS, i Verdi, i Verdi Liberali, il Centro e il PLR non sono disposti a ridurre la crescita della spesa pubblica. Preferiscono prendere i soldi dalle tasche dei loro cittadini. La sinistra, in particolare, sta dimostrando tutta la sua falsità: si lamenta della perdita del potere d’acquisto della popolazione, ma ad ogni occasione ricopre la classe media e le famiglie con tasse e imposte più alte.

Elevare ulteriormente le detrazioni salariali significa che il lavoro in Svizzera diventa ancora più costoso, indebolendo così la competitività della Svizzera come piazza economica. Inoltre,saranno esclusivamente i lavoratori e le giovani generazioni che dovranno sostenere i costi aggiuntivi. Sarebbe più onesto ed equo compensare il deficit di finanziamento con un aumento dell’IVA. 

Le casse della Confederazione sono già vuote: la spesa per l’asilo sta esplodendo, la montagna di debiti ha raggiunto il livello record di oltre 140 miliardi di franchi e la Confederazione prevede già un deficit di oltre 3 miliardi di franchi a partire dal 2027, anche senza il finanziamento dell’AVS. In questo contesto, le iniziative sanitarie su cui la popolazione voterà il 9 giugno sono una bomba a orologeria fiscale. In particolare, l’iniziativa di sgravio dei premi del PS è del tutto irresponsabile, poiché comporterebbe costi aggiuntivi per un totale di 4,5 miliardi di franchi all’anno. L’UDC si oppone quindi fermamente a entrambe le iniziative sulla salute.

 
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