Le decisioni prese oggi dal Consiglio federale concernenti la “Pianificazione d’emergenza Asilo” comportano delle lacune enormi. Non si sa per nulla quale missione l’esercito debba adempiere nel quadro di un servizio d’assistenza. Per l’UDC è indispensabile che l’esercito sia chiaramente impiegato alle frontiere per fermare le persone che vogliono entrare illegalmente in Svizzera, provenendo da un paese sicuro e per combattere le attività delle bande criminali di passatori. Le decisioni del governo hanno ancora una volta l’obiettivo di accogliere e alloggiare un massimo di richiedenti, indipendentemente dal fatto che l’integrità fisica e la vita di queste persone siano minacciate oppure no.
Per l’UDC è evidente che il Consiglio federale continua a praticare la sua “cultura del benvenuto”, emettendo dei segnali controproducenti. Mentre che gli altri paesi proteggono le loro frontiere e non ammettono più immigranti illegali – come l’Austria ha appena fatto al valico del Brennero – il Consiglio federale prende delle misure che fanno capire dappertutto che è praticamente pronto ad accogliere un numero illimitato di persone. Questo atteggiamento è in totale contraddizione con la politica d’asilo umanitaria della Svizzera, che mira a proteggere delle persone la cui vita e integrità fisica sono minacciate. Ciò significa, di conseguenza, che la Svizzera non deve tollerare l’entrata di migranti economici e di altri profittatori delle nostre istituzioni sociali, e che le persone che vogliono entrare in Svizzera dopo avere attraversato diversi paesi sicuri devono essere respinti alle frontiere.
Le critiche dei cantoni devono essere prese sul serio
Anche i cantoni hanno formulato delle richieste perfettamente chiare la settimana scorsa. La Conferenza dei direttori della giustizia e della polizia dei cantoni ha indirizzato al Consiglio federale una lettera, di cui vi presentiamo un estratto (traduzione): "nel corso della discussione, delle critiche sono state espresse in merito al fatto che la pianificazione d’emergenza non prevede delle misure per gestire e, se del caso, limitare il numero dei richiedenti l’asilo che entrano in Svizzera. Noi siamo dell’avviso che la Svizzera debba, parallelamente alle misure già prese per superare la crisi nel settore della registrazione e dell’alloggiamento, intraprendere anche dei preparativi in questo campo." L’UDC invita il Consiglio federale a prendere sul serio queste richieste e a formulare di conseguenza la missione dell’esercito nel quadro di un servizio d’assistenza. Per l’UDC, è davvero inammissibile che l’esercito sia impiegato per accompagnare delle persone e per distribuire del cibo.