Comunicato stampa

L’immigrazione clandestina è fuori controllo

14’277 domande d’asilo sono state depositate durante i primi sei mesi del 2016, ossia il 20% in più dello stesso periodo dell’anno scorso. E ciò, nonostante che la via dei Balcani sia presumibilmente “tagliata”. Il Ticino annuncia da qualche giorno un massiccio afflusso alla frontiera svizzera.

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Essendo la via della migrazione attraverso il Mediterraneo di nuovo utilizzata in massa solo a partire dal mese di maggio, per ragioni meteorologiche, i cosiddetti rifugiati stanno arrivando con un certo ritardo rispetto all’anno precedente. Ma arrivano – e in forze. Già a fine giugno, la Svizzera contava il 20% di domande d’asilo in più che non alla stessa epoca dell’anno precedente. E l’estate è appena cominciata. La stragrande maggioranza di questi immigrati proviene dall’Eritrea, dalla Somalia, dalla Nigeria o dall’Etiopia quindi, ancora una volta, dall’Africa, mentre che i Siriani non rappresentano che una minoranza. E benché lo stesso DFGP abbia nel frattempo ammesso che il rinvio dei richiedenti l’asilo dello Sri-Lanka sia d’ora in avanti accettabile, il numero di domande d’asilo depositate da cittadini di questo paese è ancora quasi elevato quanto quello delle domande siriane. È evidente che la gran parte di questi migranti è costituita da rifugiati economici che tentano la via dell’asilo per entrare illegalmente in Svizzera.

Tutte le cifre sono al rialzo: mentre che la Svizzera contava ancora a fine giugno 2015 31’618 persone ammesse provvisoriamente, questo numero è passato a 34’741 a fine giugno 2016. Il numero di rifugiati riconosciuti ha raggiunto l’impressionante cifra di 43’300 a fine giugno 2016 (37’772 l’anno scorso). Nessun segnale di calo. Il che significa che i costi dell’asilo continuano ad aumentare. Il finanziamento a medio e lungo termine di questa evoluzione da parte delle casse di Confederazione, cantoni e comuni diventa imprevedibile. È pure preoccupante per l’UDC che, ancora una volta, 2’359 persone sono partite durante il secondo trimestre, ma senza che la loro partenza sia stata verificata, o sono diventate introvabili. È probabile che la maggior parte di loro sia sparita nella natura e soggiorni illegalmente in Svizzera. L’anno scorso, questo numero era due volte inferiore.

Mentre che il dipartimento della consigliera federale Simonetta Sommaruga abbellisce la situazione e osa parlare di un calo del numero di domande d’asilo, inquietanti informazioni ci pervengono dalla frontiera meridionale della Svizzera. Secondo diverse fonti d’informazione, fa 1’100 e 1’500 richiedenti l’asilo vengono interrogati ogni settimana nel solo cantone Ticino. Sembra che una parte di questi migranti clandestini possa essere provvisoriamente rinviata in Italia, ma nessuno sa cosa faranno e se non tentino di passare la frontiera svizzera in un altro posto.

L’UDC invita il dipartimento Sommaruga e il Corpo delle guardie di confine a pubblicare d’ora innanzi settimanalmente delle cifre esatte e non manipolate circa il numero di richiedenti l’asilo in arrivo, come pure circa quello degli immigranti clandestini interrogati.

 

 
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