Comunicato stampa

L’UDC aspetterà al varco i sostenitori della legge con la loro promessa di 40 franchi

L’UDC prende atto con delusione dell’accettazione della legge sull’energia. Grazie al referendum dell’UDC, i gravi inconvenienti della cosiddetta strategia energetica sono stati finalmente messi in luce ma, purtroppo, il ritardo accumulato rispetto alla propaganda ufficiale orchestrata da anni a favore di questa pericolosa “svolta energetica” no ha potuto essere recuperato. I sostenitori di questo progetto devono ora mantenere le loro promesse e garantire un approvvigionamento energetico sicuro, vantaggioso e sufficiente della Svizzera.

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I partigiani della legge sull’energia non hanno smesso di sottolineare che questo progetto costerebbe soltanto 40 franchi l’anno per famiglia. La consigliera federale Doris Leuthard ha promesso di rinunciare ad aumenti d’imposta sui carburanti fino al 2035. I progressi tecnologici sono così enormi, ha affermato, che le cittadine e i cittadini non subiranno nuovi divieti e messe sotto tutela per raggiungere l’obiettivo finale, ossia una riduzione del 43% del consumo globale d’energia. L’UDC attenderà al varco i difensori della legge con le loro promesse, in particolare per ciò che concerne le imposte e le tasse. 
 
È grazie al referendum dell’UDC che il Consiglio nazionale ha rifiutato in Sistema d’incentivazione in materia energetica e climatica (SICE). È perciò evidente che, come promesso da tutte le parti, il Parlamento affosserà definitivamente questo progetto in occasione della prossima sessione delle Camere.

 
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