Comunicato stampa

L’UDC chiede la chiusura della frontiera con l’Italia

Di fronte agli ultimi sviluppi della crisi del coronavirus e considerata la situazione che regna in Italia, il gruppo parlamentare UDC alle Camere federali s’è pronunciato a favore della chiusura della frontiera con il paese confinante a sud con la Svizzera. Inoltre, l’UDC chiede un programma di alleggerimento degli oneri gravanti sulle PMI colpite dalla crisi.

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A causa della rapida propagazione del coronavirus, il governo italiano ha dichiarato zona protetta, e quindi messo in quarantena, l’intero territorio nazionale. Le autorità austriache hanno reagito chiudendo la frontiera con l’Italia. Ogni giorno, circa 68’000 frontalieri italiani vengono in Svizzera. Il gruppo UDC alle Camere federali ha perciò deciso oggi all’unanimità, di chiedere la chiusura della frontiera meridionale della Svizzera. Questa misura dovrà essere controllata facendo ricorso all’esercito. Nel caso in cui la manodopera italiana sia indispensabile per il buon funzionamento della sanità pubblica e dell’economia del Ticino, bisognerà agire in modo che questi impiegati non siano costretti a rientrare in Italia.

Il gruppo UDC chiede inoltre l’avvio rapido e non burocratico di un programma d’alleggerimento degli oneri gravanti sulle PMI colpite dalla crisi. Le imprese, in particolare quelle dei settori dei servizi e del turismo, soffrono già oggi e patiranno senza dubbio ancora molto di più in futuro delle perdite causate dal coronavirus.

Unanimità contro la legge sul CO2 che è una fregatura

Durante questa sessione primaverile, il Parlamento esamina la legge sul CO2. Il gruppo UDC rifiuta all’unanimità questo progetto che mira a rieducare e fregare le cittadine e i cittadini. Il ceto medio svizzero ne sarebbe la principale vittima. Se va come vogliono la sinistra e i Verdi, l’olio da riscaldamento e il gas saranno colpiti da una tassa supplementare di 27,5, rispettivamente di 12 centesimi al litro. Aggiunta al progetto di tassa sui biglietti aerei, questa imposizione rappresenta un onere supplementare di circa 1’500 franchi l’anno per una famiglia di quattro persone. Eppure, la Svizzera ha già massicciamente ridotto le sue emissioni di CO2 per abitante, tanto che fa parte dei paesi più performanti in questo settore nel confronto internazionale.   

Un NO chiaro e netto al matrimonio per tutti

Il gruppo UDC s’oppone inoltre chiaramente all’iniziativa parlamentare che chiede il matrimonio per tutti. Questo progetto chiede una legge che regolamenti il matrimonio fra persone dello stesso sesso. Altre questioni ad esso legate, come l’accesso alle tecniche di procreazione assistita, sarebbero studiate più in dettaglio e discusse in seguito. La posizione dell’UDC rimane perfettamente chiara: il matrimonio e, soprattutto, la procreazione devono essere esclusivamente riservati alla coppie formate da una donna e da un uomo.

 
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