Comunicato stampa

No a una Svizzera da 10 milioni – stop all’immigrazione di massa:

L’immigrazione di massa e il caos nel settore dell’asilo hanno conseguenze devastanti per il nostro Paese. Poiché i sabotatori in Parlamento e nei tribunali si rifiutano di attuare la volontà popolare e di limitare l’immigrazione, ogni anno arrivano in Svizzera 80.000 nuove persone. Solo l’anno scorso sono arrivate in Svizzera più di 180.000 persone. Non si può permettere che tutto ciò perduri! In occasione dell’assemblea straordinaria del partito sull’asilo e l’immigrazione tenutasi a Küssnacht (SZ), i delegati dell’UDC Svizzera hanno pertanto sostenuto all’unanimità l’iniziativa popolare “No a una Svizzera da 10 milioni (Iniziativa per la sostenibilità)”. Hanno inoltre adottato rivendicazioni fondamentali all’indirizzo della Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider.

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“Quasi tutti i problemi della Svizzera hanno a che fare con un’immigrazione eccessiva e non regolamentata: non si può andare avanti così”, ha dichiarato il Consigliere nazionale Thomas Matter (ZH) ai delegati dell’UDC Svizzera a Küssnacht (SZ). Negli ultimi 20 anni, la Svizzera è cresciuta di 1,5 milioni di persone a causa dell’immigrazione. Solo l’anno scorso sono arrivate in Svizzera altre 180.000 individui. Si tratta di una cifra superiore alla popolazione del Cantone di Svitto! Il nostro piccolo Paese conta già 9 milioni di abitanti, presto saranno 10 milioni.

Le conseguenze negative dell’immigrazione di massa le sentiamo ogni giorno: treni stracolmi, ingorghi stradali, ospedali sovraccarichi, costi sanitari e sociali che esplodono. “I nostri ospedali, anzi l’intero sistema sanitario, funzionano a pieno regime e quale soluzione ci vendeno i rosso-verdi?”, ha dichiarato il consigliere nazionale Manuel-Strupler (TG). “Vogliono reclutare ancora più lavoratori all’estero”. La carenza di alloggi e l’aumento degli affitti sono causati anche dall’eccessiva immigrazione. Invece di controllare finalmente l’immigrazione, i rosso-verdi vogliono limitare lo spazio abitativo per persona, come richiesto dall’Associazione degli inquilini, nel cui consiglio direttivo siede la consigliera nazionale del PS Jacqueline Badran, che vive in almeno 150 metri quadrati. “Questo è tipico della sinistra: la gente comune dovrebbe limitarsi, mentre loro stessi vivono alla grande”, afferma Strupler.

Per Thomas Matter è chiaro che l’UDC Svizzera deve fare qualcosa contro l’esplosione demografica e la minaccia di una Svizzera da 10 milioni di abitanti. “Innumerevoli lettere di cittadini all’interno e all’esterno dell’UDC ci hanno raggiunto con la richiesta urgente di fare finalmente qualcosa. Perché molti svizzeri si sentono sempre più estranei nel proprio Paese“.

L’iniziativa popolare “No a una Svizzera da 10 milioni (Iniziativa per la sostenibilità)” prevede che il Consiglio federale prenda provvedimenti al più tardi quando la popolazione residente permanente supera i 9,5 milioni di persone, in particolare nell’ambito dell’asilo e del ricongiungimento familiare. In caso contrario, il Consiglio federale dovrà porre fine ai trattati internazionali che aumentano la popolazione, compreso l’Accordo sulla libera circolazione delle persone.

I delegati dell’UDC Svizzera si sono espressi all’unanimità a favore dell’Iniziativa per la sostenibilità.

Stop al caos nel settore dell’asilo: Consigliere federale Baume-Schneider, agisca finalmente!

I problemi dell’immigrazione di massa sono ulteriormente aggravati dal caos nel settore dell’asilo. “Ne arrivano troppi e, soprattutto, quelli sbagliati”, ha dichiarato il consigliere nazionale Gregor Rutz. Le vittime di questa politica d’asilo irresponsabile della maggioranza di centro-sinistra a Berna sono soprattutto le donne e i bambini.

I delegati dell’UDC Svizzera hanno quindi adottato rivendicazioni inequivocabili rivolte al ministro dell’asilo Baume-Schneider:

  1. Finché Schengen-Dublino non funzionerà a dovere, ogni Stato è responsabile del controllo alle proprie frontiere. La Consigliera Federale Baume-Schneider deve farsi portavoce di questa esigenza presso l’Unione Europea e metterla in pratica in Svizzera.
  2. Chi giunge in Svizzera attraverso un paese terzo sicuro non ha diritto ad alcuna procedura di asilo e di soggiorno.
  3. Gli stranieri criminali devono essere sistematicamente espulsi.
  4. Le procedure di asilo devono essere svolte in zone di transito al confine nazionale e/o in un paese terzo sicuro (ad esempio il Ruanda).

L’UDC esige inoltre che non siano sempre le zone rurali a pagare il conto salato per i sogni rosso-verdi. I migranti economici dovrebbero essere distribuiti in base alla quota di elettori rosso-verdi, afferma il Consigliere nazionale Andreas Glarner. “Chiunque li voglia dovrebbe riceverli!

Alla assemblea straordinaria del partito a Küssnacht (SZ) hanno partecipato 353 delegati e 126 ospiti.

 
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