Lo Stato non deve spendere più denaro di quello che incassa. Fedele a questo principio, il gruppo parlamentare federale UDC ha dato il suo sostegno a diversi importanti interventi in politica finanziaria già approvati dal Consiglio nazionale. L’obiettivo è, in particolare, di incaricare il Consiglio federale di ridurre la quota di spese fortemente vincolate perlomeno del 5% fino al budget 2022, rispetto al tasso attuale del 56,3%. Inoltre, la legge sul freno all’indebitamento deve essere adeguata affinché qualsiasi allentamento di questo importante strumento sia reso impossibile. Queste due misure permetteranno di frenare più efficacemente la crescita del budget della Confederazione e di proseguire con la riduzione del debito federale.
NO ai viaggi di vacanza dei richiedenti l’asilo e delle persone ammesse provvisoriamente
Il gruppo UDC chiede all’unanimità che sia assolutamente proibito viaggiare ai richiedenti l’asilo e alle persone ammesse provvisoriamente viaggiare. La mozione UDC mira a impedire che dei migranti economici abusino dello statuto di richiedente l’asilo. È evidente che una persona che viaggia a spese del contribuente in Europa o che trascorre le vacanze nel suo paese d’origine non ha bisogno della protezione della Svizzera. Bisogna imporre a questo livello una regolamentazione rigorosa ed evitare delle eccezioni generali come è previsto nel progetto modificato del Consiglio federale (18.026). L’UDC respinge pure le proposte volte a facilitare l’integrazione nel mercato del lavoro delle persone ammesse provvisoriamente: da una parte, non esiste in Svizzera un mercato del lavoro per delle persone senza qualifiche professionali e, dall’altra, le “persone ammesse provvisoriamente” sono dei richiedenti la cui domanda d’asilo è stata respinte e che dovrebbero di fatto lasciare la Svizzera, ma il cui rinvio non è per il momento possibile. È controproducente permettere loro anche di lavorare, perché ciò equivale a ricompensare le persone che rifiutano di rientrare nel loro paese. Questa regolamentazione assurda alimenta l’afflusso di migranti economici che cercano d’insediarsi in Svizzera come “persone ammesse provvisoriamente”. Il gruppo UDC ha perciò respinto all’unanimità questa mozione (18.3002) emessa dal Consiglio degli Stati.
L’UDC chiede una gestione della produzione lattiera a favore delle famiglie contadine produttive
La grande maggioranza del gruppo UDC sostiene la mozione del consigliere nazionale UDC Jacques Nicolet. I prezzi praticati sul mercato lattiero svizzero sono troppo bassi per le famiglie contadine. Parallelamente, l’industria di trasformazione e il commercio realizzano degli utili importanti. La mozione, che ha già ricevuto il sostegno del Consiglio nazionale, incarica il Consiglio federale di obbligare l’Interprofessione latte di gestire finalmente la quantità di latte prodotta, rafforzando così l’agricoltura produttiva. Se il Consiglio degli Stati affosserà questa mozione, ancora una volta si rivelerà la disonestà del PPD, partito che s’è presentato in Consiglio nazionale su questo tema come il grande partito dei contadini.