Comunicato stampa

Questa disparità di trattamento è inaccettabile e deve cessare immediatamente

Mentre il Consiglio federale impone delle restrizioni disastrose alle arti e mestieri, al turismo e allo sport per proteggere la popolazione dalla pandemia di Covid-19, le autorità tollerano nelle città delle manifestazioni illegali con diverse decine di migliaia di manifestanti. L’UDC invita il Consiglio federale a porre immediatamente fine a questa disparità di trattamento e a togliere le restrizioni che colpiscono le arti e mestieri e l’economia.

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A seguito delle misure di protezione ordinate dal Consiglio federale, come la distanza di 2 metri fra le persone o il divieto di assembramenti di oltre 300 persone, le arti e mestieri, la ristorazione, il turismo, lo sport e altri organizzatori degli eventi subiscono delle enormi perdite di cifra d’affari. Le persone che non rispettano le regole si espongono a multe che raggiungono quattro o addirittura le cinque cifre.

Mentre che migliaia di ristoratori e organizzatori di eventi sono sull’orlo della rovina, le autorità tollerano nelle città delle manifestazioni illegali di diverse decine di migliaia di persone. Non sono rispettate né le regole di distanza, né il porto della mascherina di protezione ma, beninteso, questi manifestanti sfuggono alla multe previste per dette contravvenzioni. Si tratta di un vero e proprio affronto nei riguardi di tutti coloro che rispettano le ordinanze del Consiglio federale, anche quando ciò impedisce loro di lavorare in maniera redditizia.

L’UDC chiede l’abrogazione di tutte le restrizioni che colpiscono l’economia

Questa disparità di trattamento è assolutamente intollerabile. L’UDC invita perciò il Consiglio federale a porre immediatamente fine alla situazione straordinaria e a togliere tutte le restrizioni. Questa richiesta concerne soprattutto le regole di distanza nella ristorazione e il coprifuoco di mezzanotte. I ristoratori colpita da un’ammenda per una contravvenzione alle regole del Covid-19 devono beneficiare dell’annullamento della sanzione. Inoltre, tutte le manifestazioni – anche quelle comprendenti più di 300 partecipanti – devono di nuovo essere permesse.Se, per delle ragioni epidemiologiche, il consiglio federale tiene a mantenere le restrizioni, deve anche logicamente vegliare a che gli organizzatori di manifestazioni illegali siano puniti con effetto retroattivo. Inoltre, qualsiasi nuova manifestazione deve essere impedita.

L’attuale situazione, nella quale l’autorità applica il principio “due pesi e due misure” è inaccettabile per l’UDC. Se, a seguito delle manifestazioni illegali tollerate dalle autorità in flagrante violazione del diritto in vigore, il numero delle infezioni dovesse riprendere a salire, o se dovesse scatenarsi una seconda ondata di contagi, la colpa sarebbe degli organizzatori e delle autorità cantonali e comunali coinvolte, le quali dovrebbero essere poste di fronte alle loro responsabilità.

 
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