Comunicato stampa

Ridurre subito i costi dell’energia e rafforzare il potere d’acquisto

L’UDC si batte per il Popolo svizzero in Parlamento. Nelle sessioni straordinarie che ha convocato, porterà una serie di proposte per sgravare gli oneri che pesano sul ceto medio e sulle imprese e per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento. In questo modo resteranno più soldi nel portafoglio alla fine del mese.

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L’esplosione dei prezzi sta causando difficoltà esistenziali a molte famiglie e imprese. Il gruppo parlamentare dell’UDC è deciso a prendere delle contromisure: in occasione delle sessioni straordinarie che ha convocato, presenterà oggi delle mozioni equivalenti sia al Consiglio nazionale che al Consiglio degli Stati. Tutte mirano a ridurre gli oneri che gravano sulla popolazione e sull’economia e a rafforzare il potere d’acquisto. Allo stesso tempo, l’UDC si batte per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento. I nostri agricoltori non dovrebbero perdere ancora più tempo a contare le farfalle, ma produrre cibo sano e locale data la guerra in Europa e l’imminente carestia mondiale.

Di seguito sono riportate le proposte sui singoli argomenti:

Garantire la sicurezza dell’approvvigionamento

  • Misure urgenti per garantire un miglior autoapprovvigionamento del Paese aumentando la produzione indigena (Consiglio nazionale: Mozione 22.3577 Page; Consiglio degli Stati: Mozione 22.3568 Chiesa)
  • Potenziare la produzione di derrate alimentari indigene posticipando il progetto che mira a convertire il 3,5 per cento della superficie coltiva in nuove superfici per la biodiversità (Consiglio nazionale: Mozione 22.3578 Nicolet; Consiglio degli Stati: Mozione 22.3567 Chiesa)
  • Ridurre la dipendenza dall’estero (Consiglio nazionale: Mozione 22.3576 Dettling; Consiglio degli Stati: Mozione 22.3606 Salzmann)

Rafforzare il potere d‘acquisto

  • Rinuncia all’imposta sugli oli minerali (Consiglio nazionale: Mozione 22.3115 Page; Consiglio degli Stati: Mozione 22.3634 Chiesa)
  • Sgravio statale per il ceto medio e le PMI dagli elevati prezzi di benzina e diesel (Consiglio nazionale: Mozione 22.3202 Giezendanner; Consiglio degli Stati: Mozione 22.3635 Chiesa)
  • Ancora più Stato, ancora più imposte e ancora più ridistribuzione? No alle richieste socialiste! Sì a soluzioni borghesi improntate alla responsabilità individuale! Sì a un moderato adeguamento al rincaro nell’AVS! (Consiglio nazionale: Mozione 22.3818 Heer; Consiglio degli Stati: Mozione 22.3861 Chiesa)
  • No alle rivendicazioni socialiste per più Stato, più tasse e una ridistribuzione senza limiti. Sì a soluzioni responsabili, sì alla soppressione del valore locativo per i pensionati (Consiglio nazionale: Mozione 22.3817 Matter; Consiglio degli Stati: Mozione 22.3862 Chiesa)
  • No alle rivendicazioni socialiste per più Stato, più tasse e una ridistribuzione senza limiti. Sì a soluzioni responsabili, sì alla totale deducibilità per i premi dell’assicurazione malattie. (Consiglio nazionale: Mozione 22.3816 de Courten; Consiglio degli Stati: Mozione 22.3863 Chiesa)

Statuto S: Prevenire gli abusi
Un altro tema all’ordine del giorno nelle sessioni straordinarie è lo Statuto S. Il Consiglio federale prevede che quest’anno ci saranno fino a 120.000 persone in più nel processo di asilo. Ciò comporta enormi oneri aggiuntivi sotto ogni punto di vista. Inoltre, l’ammissione generalizzata di sfollati di guerra dall’Ucraina comporta un grande potenziale di abuso. L’UDC combatte queste conseguenze negative con le seguenti proposte:

  • Nessuno statuto S per le persone provenienti da Paesi terzi (Consiglio nazionale: Mozione: 22.3514 Glarner; Consiglio degli Stati: Mozione: 22.3518 Knecht)
  • Riesame geografico periodico e dinamico e adeguamento dello statuto S (Consiglio nazionale: Mozione: 22.3513 Bircher; Consiglio degli Stati: Mozione: 22.3516 Stark)
  • Procedura d’asilo regolare invece che statuto di protezione S per le persone provenienti dall’Ucraina occidentale, centrale e settentrionale (Consiglio nazionale: Mozione: 22.3512 Aeschi; Consiglio degli Stati: Mozione: 22.3517 Chiesa)

Più soldi nel portafoglio
Le richieste dell’UDC vanno a beneficio di quei gruppi della popolazione che soffrono particolarmente dell’attuale stato di crisi plurimo: il ceto medio, le famiglie, i pensionati e la popolazione rurale che dipende dall’avere un’auto propria. L’UDC non è intenzionata ad affidarsi a una redistribuzione ancora maggiore e a tasse e imposte più elevate, come fanno gli esponenti della sinistra – ciò comporterebbe un onere ancora più gravoso. Le misure dell’UDC danno ai cittadini più spazio per respirare e vivere – e lascia più soldi nei loro portafogli alla fine del mese.

 
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