Comunicato stampa

Situazione disastrosa sul mercato del latte: l’UDC chiede misure urgenti

Il prezzo del latte alla centrale è crollato a un livello così basso che la situazione sta diventando drammatica per i produttori. L’UDC prende molto sul serio questa situazione. Essa ha depositato già lo scorso aprile una che chiede un sistema di regolazione della quantità di latte prodotto. Ma invece di prendere la palla al balzo, l’organizzazione del settore lattiero ha annunciato a mezzo stampa che rifiuta di adottare delle misure. Una reazione inaccettabile! L’UDC ha perciò incontrato Markus Zemp, rappresentante dell’Interprofessione Latte (IP-Latte), come pure Kurt Nüesch e Stephan Hagenbuch, rappresentanti dell’organizzazione Produttori Svizzeri di Latte (PSL) per un colloquio.

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La situazione sul mercato del latte è più grave che mai e non si vede il benché minimo segno di miglioramento all’orizzonte. Molte aziende svizzere hanno problemi di liquidità e si battono per sopravvivere.  È evidente che il Consiglio federale e le organizzazioni della categoria devono prendere immediatamente delle misure.

È da molto tempo che l’UDC mette in guardia contro questa evoluzione e già nella primavera 2016 ha depositato una mozione (16.3329) richiedente dette misure. Questo intervento, ampiamente sostenuto in Parlamento, esige un’autentica regolazione da parte di IP-Latte della quantità di latte prodotto, al fine di ottenere una stabilizzazione duratura dei prezzi.

L’UDC ha invitato oggi (16.06.2016) una delegazione del PSL e di IP-Latte a un colloquio a Palazzo federale. Essa ha dovuto constatare con grande delusione che Markus Zemp, presidente di IP-Latte, rifiuta di sostenere la sua proposta che considera inapplicabile. Neppure il PSL ritiene che una regolazione della quantità costituisca una soluzione valida nel complicato contesto attuale. Queste dichiarazioni sono tanto più sorprendenti in quanto il compito di IP-Latte è proprio quello di rafforzare l’economia lattiera svizzera, di salvaguardare la creazione di plusvalore, come pure di difendere le quote di mercato in Svizzera e all’estero.

L’UDC ha fatto capire, durante questo colloquio, che s’attendeva un impegno più energico a favore dell’economia lattiera svizzera. Essa è convinta che la situazione attuale sul mercato lattiero non possa essere corretta che mediante una regolazione quantitativa della produzione di latte. Essa invita perciò IP-Latte a prendere seriamente in considerazione questo mezzo d’intervento.

A breve termine, l’UDC chiede con insistenza una regolamentazione chiara dei contratti d’acquisto di latte, affinché i produttori possano pianificare la loro produzione in funzione delle quantità e del prezzo per segmento di consegna. Le eventuali ritenute per l’esportazione di burro devono essere esclusivamente imputate al segmento C e le forniture di latte in questo segmento devono essere facoltative.

L’UDC chiede inoltre il mantenimento della protezione in vigore contro le importazioni e respinge categoricamente qualsiasi estensione del traffico di perfezionamento.

 

 
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