La Commissione delle istituzioni politiche (CIP) del Consiglio nazionale ha esaminato oggi (11.10.2019) l’iniziativa popolare federale “SÌ al divieto di dissimulare il proprio viso” e il controprogetto del Consiglio federale. Con 13 voti contro 9 e 3 astensioni, essa raccomanda di respingere l’iniziativa.
Ormai è evidente: solo i membri dell’UDC continuano a impegnarsi per un divieto di dissimulare il volto rigoroso e applicato a livello nazionale. L’UDC è quindi l’unico partito politico che si batte realmente per la salvaguardia della nostra società liberale, democratica e tollerante, ma anche per il rigoroso rispetto del regime legale. Un divieto di dissimulare il proprio viso è necessario non soltanto per intervenire contro i musulmani radicali e che rifiutano d’integrarsi, ma anche per combattere i vandali, hooligan e altri manifestanti violenti.
Ancora una volta succede che gli altri partiti politici – che si vantano di essere a favore della tolleranza, di una società aperta e dei diritti delle donne – sono totalmente avulsi dalla realtà. Il regime liberale svizzero è evidentemente l’ultima delle loro preoccupazioni. L’inadeguato controprogetto del Consiglio federale è stato completato con qualche norma burocratica, ma mai gli avversari dell’iniziativa hanno risposto alla domanda fondamentale seguente: come possiamo rafforzare il regime statale liberale e democratico della Svizzera e impedire la proliferazione di concetti intolleranti e radicali della vita in società?
Grazie alla democrazia diretta, il popolo e i cantoni potranno decidere su questa questione. L’UDC confida nel buonsenso delle Svizzere e degli Svizzeri.