Comunicato stampa

Vogliamo una Svizzera indipendente e di successo: No al trattato di sottomissione all’UE!

Il Consiglio federale e gli altri partiti vogliono consegnare la Svizzera ad un’UE in crisi. In futuro sarà l’UE a determinare la politica svizzera – e non più noi svizzere e svizzeri. L’ex consigliere federale Christoph Blocher mette in guardia contro il nuovo trattato coloniale e le menzogne dell’élite politica.

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Il tema centrale dell’assemblea dei delegati dell’UDC Svizzera a Balsthal (SO) è stato il trattato minaccioso di sottomissione con l’UE. I vari relatori hanno illustrato cosa c’è in gioco: niente di meno che l’autodeterminazione degli svizzeri e delle svizzere.

Cosa si nasconde nel pacchetto di menzogne dell’UE?
«Il nostro cuore batte per la Svizzera!» Con queste parole il presidente del partito Marcel Dettling ha aperto l’assemblea dei delegati dell’UDC. «Ma la nostra libertà è in pericolo. I partiti stanchi della Svizzera vogliono trascinare il nostro paese nell’UE. Prima di Natale ci è stato consegnato un pacchetto avvelenato dall’UE. Naturalmente, ben confezionato. Perché i politici stanchi della Svizzera vogliono ingannare i cittadini sul vero contenuto.» Ora si parla di «soluzione pacchetto» e «strategia pacchetto». Parole belle che dovrebbero distrarre, avverte il presidente Dettling, rivelando il vero contenuto del pacchetto di menzogne dell’UE:

  • Bavaglio: Noi svizzeri e svizzere dovremmo essere messi a tacere. Vogliono toglierci la democrazia diretta per permettere alla classe politica di agire indisturbata, senza il fastidioso popolo.
  • Cappello di Gessler: In futuro saranno i balivi stranieri dell’UE e i giudici dell’UE a decidere per noi.
  • Frusta: Se la Svizzera non si comporta come l’UE comanda, sono previste cosiddette «misure compensative». Ciò significa che l’UE può punire la Svizzera con sanzioni e multe.
  • Passaporti UE: L’accordo previsto con l’UE aumenterà ulteriormente l’immigrazione.
  • Bollettino di pagamento: La Svizzera non avrà più voce in capitolo e dovrà comunque pagare miliardi di franchi a Bruxelles.

Per il presidente del partito Dettling c’è solo una risposta: «Rimandiamo questo pacchetto di menzogne al mittente a Bruxelles!»

«Affrontiamo ancora una volta i bugiardi»
Per l’ex consigliere federale Christoph Blocher, che nel 1992 ha impedito l’adesione della Svizzera all’UE, il caso è chiaro: anche il nuovo accordo è in realtà un «trattato coloniale». È l’opposto di un accordo bilaterale, che viene concordato alla pari. «Chi ancora oggi parla di <via bilaterale> o di <Bilaterali III> parla in modo disonesto!» Christoph Blocher chiama i delegati alla lotta: «Affrontiamo ancora una volta i bugiardi. Serve resistenza, non adesione. Questo è il grande compito dell’UDC –una volta di più.»

«Questo trattato statale necessita obbligatoriamente dell’approvazione dei cantoni»
Il consigliere di Stato UDC del Canton Svitto André Rüegsegger ha evidenziato che il previsto accordo con l’UE avrà conseguenze di vasta portata per la Svizzera. Ciò riguarda in particolare anche i cantoni. Per Rüegsegger è chiaro che l’UE eserciterà pressioni sulle banche cantonali, sulle aziende elettriche cantonali, sulla sovranità fiscale cantonale, «in sintesi, sul nostro sistema federalista». Discutere ora se questo trattato con l’UE debba essere sottoposto a referendum obbligatorio «è un affronto alla nostra democrazia», ha affermato Rüegsegger. «Se questi trattati sono così vantaggiosi per la Svizzera, perché si ha paura di farli votare da popolo e cantoni?» Rüegsegger è stato accompagnato con rullo di tamburi e una sfilata delle sezioni cantonali con le bandiere dei rispettivi cantoni.

Per l’ex consigliere nazionale Roger Köppel, il 20 dicembre 2024 è stato «un giorno della vergogna per la Svizzera». La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e la presidente della Confederazione Viola Amherd si sono comportate come se l’accordo con l’UE fosse già deciso. «C’è stata una seduta del Consiglio federale, una discussione parlamentare, un referendum? No, non hanno nemmeno letto i trattati!», ha riferito Köppel. «Questo dimostra zero rispetto per la Svizzera, per i nostri cantoni, per noi svizzeri e per la nostra democrazia diretta.» Il Consiglio federale non avrebbe mai dovuto negoziare un simile trattato di sottomissione. I sostenitori cercano di ingannare le persone. «Parlano di un “trattato di stabilizzazione” – ma non c’è nulla di più instabile dell’UE.» Questa è in crisi, non ha più soldi ed è in fase di disgregazione. «Si tratta dell’essere o non essere della Svizzera. Dobbiamo opporci a questa politica!»

Afghanistan e Haiti come modello futuro dei verdi?
I delegati dell’UDC Svizzera si sono espressi all’unanimità contro l’iniziativa di impoverimento della coalizione sinistra-verdi, che si chiama eufemisticamente «Iniziativa per la responsabilità ambientale». Questa prevede divieti di consumo e restrizioni radicali traffico privato o sul modo diabitare. I prezzi di benzina, riscaldamento, vestiti e alimenti aumenterebbero drasticamente per tutti gli svizzeri. In breve: questa follia ecologica distrugge il nostro benessere. Oggi solo paesi come Afghanistan, Haiti o Eritrea soddisfano i requisiti dell’«Iniziativa per la responsabilità ambientale» della sinistra verde. E questo dovrebbe essere il futuro verde della Svizzera? L’UDC Svizzera chiede un chiaro NO a questa follia ecologica.

All’assemblea di Balsthal (SO) hanno partecipato 383 delegati e 112 ospiti.

 
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