Editoriale

Basta con la violenza importata!

La violenza e la criminalità stanno aumentando in modo massiccio in Svizzera. Una delle ragioni è la politica d’asilo completamente fallimentare del centro-sinistra. Le vittime sono spesso donne – come recentemente a Zurigo, dove un eritreo ha picchiato due donne fino a farle finire all’ospedale, o a Rupperswil (AG), dove un uomo dello Sri Lanka ha ucciso sua moglie.

Martina Bircher
Martina Bircher
Consigliera nazionale Aarburg (AG)
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Domenica, un uomo eritreo ha picchiato due donne fino a farle finire all’ospedale presso stazione centrale di Zurigo. Il fatto che la procura stia indagando su di lui per tentato omicidio dimostra la brutalità dell’aggressione. Solo tre giorni dopo, un uomo dello Sri Lanka ha ucciso la moglie a Rupperswil (AG).

Non si tratta di deplorevoli casi isolati, ma purtroppo sono sempre più frequenti in Svizzera. Una delle cause è il fallimento della politica d’asilo del centro-sinistra. Lo si può vedere chiaramente alla stazione ferroviaria centrale di Zurigo, che sta diventando sempre più un luogo poco sicuro. Gli aggressori sono praticamente senza eccezione giovani uomini con un background migratorio, spesso provenienti dal Nord Africa, spesso richiedenti l’asilo respinti. Il fatto che siano ancora qui dimostra che la politica d’asilo è fallimentare. Un sistema che premia le persone che arrivano in Svizzera illegalmente e senza un valido motivo per chiedere l’asilo, che si oppongono all’obbligo di lasciare il Paese e non vengono nemmeno espulse se diventano criminali e violenti.

Basta con la violenza importata! È giunto il momento di proteggere la popolazione svizzera – soprattutto le donne – da questi presunti richiedenti l’asilo. L’UDC chiede quindi alla Consigliera federale responsabile Elisabeth Baume-Schneider di riorientare finalmente la politica di asilo in modo che:

  • Non ci siano più procedure d’asilo in Svizzera – si dovrebbe invece prendere in considerazione la creazione di centri di transito al confine svizzero o una cooperazione con un Paese terzo, dove i migranti richiedenti asilo devono presentare la loro domanda d’asilo e attendere la relativa decisione.
  • Nessuna ammissione di richiedenti l’asilo da Paesi terzi sicuri.
  • Le persone con una decisione negativa in materia di asilo devono essere espulse senza se e senza ma. Se questo non è possibile a causa della mancanza di cooperazione della persona, deve essere ordinata la sistemazione in un centro chiuso fino a quando la persona non lascerà il Paese volontariamente. Questo deve valere in particolare per i criminali condannati e i criminali violenti dopo che hanno scontato la loro pena.
Martina Bircher
Martina Bircher
Consigliera nazionale Aarburg (AG)
 
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