Ogni anno arrivano in Svizzera decine di migliaia di cosiddetti “richiedenti asilo”. Anche se la maggior parte di loro non sono rifugiati, rimangono nel nostro Paese. Il risultato è un’esplosione di costi e di criminalità. La popolazione svizzera sta pagando un prezzo altissimo sotto tutti i punti di vista per l’errata politica di asilo degli altri partiti.
La Svizzera sta diventando sempre meno sicura. L’apertura delle frontiere e il fallimento della politica d’asilo stanno facendo esplodere la criminalità. Reati violenti, aggressioni, rapine e omicidi fanno ormai parte della vita quotidiana del nostro Paese. I reati penali sono aumentati del 14%, raggiungendo i 522’558 casi nel 2023. Si tratta di 1’431 reati al giorno! Il 56% degli autori di reati sono stranieri, di cui circa la metà (44%) sono richiedenti asilo o “altri stranieri”, ossia richiedenti asilo respinti, immigrati clandestini e turisti criminali.
Ma la popolazione svizzera ha il diritto di vivere in sicurezza. Per questo è urgente adottare misure efficaci. Lo chiedo nella mozione 24.3734 “Proteggere la popolazione: limitare in modo coerente la libertà di movimento dei criminali che chiedono asilo”. Nello specifico, i richiedenti asilo respinti e le persone prive di diritto di soggiorno non dovrebbero più essere autorizzati a circolare liberamente in Svizzera non appena viene aperto un procedimento penale nei loro confronti per un reato o un crimine. Queste persone devono essere ospitate in centri speciali o monitorate in modo permanente fino a quando non avranno scontato la pena e saranno espulse.
Nella sua risposta alle interrogazioni parlamentari, il Consiglio federale ha già spiegato che ciò è possibile. Limitare la libertà di circolazione dei criminali che chiedono asilo è quindi proporzionato. Ed è necessario, perché la sicurezza della popolazione ha la precedenza sugli interessi privati dei criminali che non rispettano le leggi del Paese ospitante.
Mira a una maggiore sicurezza anche l’iniziativa popolare “Fermare gli abusi nell’asilo! (iniziativa per la protezione delle frontiere), lanciata da UDC Svizzera il 25 maggio. Solo il 25% dei richiedenti asilo sono rifugiati. La maggior parte non cerca protezione dalle persecuzioni, ma abusa del sistema d’asilo. Dunque firmate oggi stesso l’iniziativa per la protezione delle frontiere!