Svegliamoci! C’è chi, sotto la bandiera della “giustizia sociale”, vuole mettere le mani non solo nei nostri portafogli… ma pure nelle nostre eredità!
L’iniziativa della Giso – travestita da “lotta al cambiamento climatico” – è un attacco diretto alla proprietà privata e alla libertà economica. Con una tassa del 50% su tutto ciò che supera i 50 milioni, anche le aziende familiari rischiano di sparire o essere svendute a fondi stranieri.
Pensateci: un padre lavora tutta la vita per costruire un’impresa, crea posti di lavoro, paga già tasse su tasse… e poi? Alla sua morte, metà di quel valore sparisce in tasse! Così si distrugge la Svizzera produttiva, quella che tiene in piedi il nostro Paese.
E attenzione: questa tassa non colpisce solo i “super-ricchi”. Colpisce l’intero sistema. Fa scappare chi crea ricchezza, scoraggia gli investimenti, e manda un messaggio chiaro: in Svizzera il successo è punito.
E il peggio? I promotori vogliono applicare la legge retroattivamente. Sì, avete letto bene: vogliono tassare anche chi ha già fatto donazioni o successioni dopo il voto, ma prima che la legge entri in vigore. È una violazione grossolana del nostro Stato di diritto. Per fortuna, il Consiglio federale ha chiaramente spiegato che, perlomeno in caso di sì, i ricchi potranno lasciare la Svizzera senza conseguenze anche dopo il voto. Questa assicurazione evita che queste persone scappino già oggi – cosa che purtroppo è già successa in parte. Tanto scellerata è la proposta socialista.
Non lasciamoci abbindolare da belle parole su “giustizia” e “ambiente”. Questa è una trappola. Chi oggi colpisce i “grandi patrimoni”, domani punirà anche noi. Fermiamo questa follia prima che sia troppo tardi. Diciamo NO all’iniziativa Giso! Difendiamo il nostro futuro, la nostra libertà, la nostra Svizzera.