Gentili signore e signori,
Stimati ospiti,
Cari amici,
Oggi ci troviamo sul Rütli.
Siamo nel luogo in cui è nata la Confederazione.
Qui affondano le radici della Svizzera. Qui risiede l’anima della Svizzera.
Sull’altra sponda del Lago dei Quattro Cantoni si trova il Museo dei Patti federali.
Qui è conservato il famoso Patto federale del 1291.
Il Patto federale è composto da una sola pagina.
Non è più grande di un foglio A4.
Ma tutto ciò che è importante è presente.
Il messaggio centrale è:
Uri, Svitto e Nidvaldo stringono un’alleanza comune per la pace, la libertà e l’autodeterminazione.
Una pagina, un messaggio.
La sincerità non necessita di molte parole
Il trattato di sottomissione all’UE è l’esatto contrario:
includendo nella conta tutte le dichiarazioni comprende 1800 pagine.
Chi ha qualcosa da nascondere ha bisogno di molte parole.
Chi vuole ingannare il popolo ha bisogno di 1800 pagine.
1800 pagine di paragrafi, leggi, riferimenti, direttive, regolamenti, insidie, false strade e parole ingannevoli.
Chi parla di «misure compensatorie», ma si riferisce a multe e sanzioni, utilizza parole ingannevoli.
Il Patto federale del 1291 è un’alleanza difensiva «in considerazione della malizia dei tempi», come recita testualmente il documento.
«Malizia dei tempi»
Con questo si intendeva la minaccia esterna, l’insicurezza, le tensioni politiche.
E con quale «malizia dei tempi» abbiamo a che fare oggi?
Abbiamo a che fare con persone che trattano nel mistero e che hanno tenuto nascosto per mesi il trattato UE.
Abbiamo a che fare con una maggioranza del Consiglio federale che non intende nemmeno sottoporre al voto popolare questo accordo UE che ha conseguenze di vasta portata.
Abbiamo a che fare con astuti imbroglioni che devono nascondere in 1800 pagine le conseguenze che questo trattato di sottomissione all’UE avrà per la Svizzera:
Questo trattato di sottomissione all’UE è l’opposto dello spirito del Grütli
La questione centrale del Grütli nel 2025 è la seguente:
Patto federale o trattato di sottomissione all’UE?
Libertà o schiavitù?
Una pagina di verità o 1800 pagine di fumo negli occhi?
Per chiunque ami la Svizzera, la risposta è chiara:
«Vogliamo essere liberi, come lo erano i nostri padri.
Meglio la morte che vivere in schiavitù».
Non vogliamo questo trattato di sottomissione all’UE.
Combatteremo questo trattato di sottomissione all’UE con tutti i mezzi a nostra disposizione.
Restituiremo questo trattato di sottomissione all’UE al mittente a Bruxelles.
Questa è la nostra risposta al Rütli nell’anno domini 2025.