Perché lo dobbiamo alla nuova generazione!

La generazione più giovane sta pagando il prezzo più alto dell’esplosione demografica. Purtroppo, per i politici, le conseguenze drammatiche per il nostro ambiente, la nostra natura, le nostre infrastrutture e la nostra patria sono argomenti tabù.

Mike Egger
Mike Egger
Consigliere nazionale Berneck (SG)
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Grazie all’iniziativa per la sostenibilità, è ora di andare alla radice dei problemi invece di affrontare sempre e solo i sintomi. Lo dobbiamo alla mia generazione e a quelle che seguiranno: risolvere il problema in modo completo e sostenibile, per lasciare alla Svizzera e ai nostri discendenti una natura e un ambiente il più possibile intatti. Quest’obiettivo può essere raggiunto solo con un’immigrazione autogestita, come previsto d’altronde dalla Costituzione federale dopo l’accettazione da parte del popolo dell’iniziativa contro l’immigrazione di massa nel 2014. Il fatto che le sue disposizioni non siano ancora state attuate è un tradimento nei confronti delle giovani generazioni, che dovranno combattere gli effetti nocivi dell’immigrazione di massa ancora più a lungo. Per garantire il continuo sviluppo della Svizzera come piazza economica, e quindi il futuro economico della prossima generazione, dobbiamo non solo preservare la natura, ma anche mantenere e garantire l’integrità delle nostre infrastrutture.

Il nostro benessere e la nostra sicurezza dipendono dalla nostra capacità di avere energia sufficiente. Eppure, lo scorso inverno siamo stati molto vicini a una carenza di elettricità, nonostante il fatto che la popolazione svizzera abbia ridotto il consumo di elettricità pro capite di oltre il 10% negli ultimi 20 anni. Abbiamo bisogno di più elettricità di quella che la più grande centrale nucleare della Svizzera è in grado di produrre, semplicemente a causa del tasso netto di immigrazione di massa che abbiamo registrato negli ultimi 20 anni! L’energia idroelettrica è ed è sempre stata una fonte di energia sicura, pulita e affidabile per la Svizzera. Ma la crescita della popolazione di meno di tre anni è sufficiente a cancellare tutto il nostro potenziale di sviluppo dell’energia idroelettrica fino al 2050. Il mondo politico punta sulle turbine eoliche. Quest’ultime producono elettricità in modo inadeguato e inaffidabile e frammentano completamente un ambiente naturale finora incontaminato. E tutto questo perché abbiamo bisogno di fornire elettricità a un numero sempre maggiore di persone.

La crescita demografica sta portando alla cementificazione della natura e, di conseguenza, alla scomparsa di sempre più spazi verdi. Sta generando sempre più stress a causa della densificazione e sta esercitando una pressione sempre maggiore sul nostro ambiente e sull’agricoltura.

L’industria edilizia è in piena espansione e si costruiscono continuamente nuovi appartamenti, il 70% in più all’anno rispetto a 20 anni fa. Eppure c’è una carenza di alloggi. I dati forniti dalla Confederazione mostrano che negli ultimi 20 anni, 4 appartamenti su 5 sono stati costruiti esclusivamente a causa della crescita demografica. Per noi giovani è sempre più difficile acquistare una casa, perché la domanda sta letteralmente esplodendo a causa dell’immigrazione, e i prezzi stanno diventando inaccessibili per coloro che guadagnano in modo «normale».

L’iniziativa per la sostenibilità fa sì che anche le generazioni future potranno poter acquistare la propria casa.

La Svizzera ha già meno terra coltivabile pro capite rispetto ai Paesi che ci circondano. Dobbiamo nutrire sempre più persone con sempre meno terra. Questo mette ancora più sotto pressione la nostra agricoltura. Vogliamo davvero continuare così? E tutto questo è davvero sostenibile? Ovviamente no. E anche le generazioni future hanno il diritto di disporre di alimenti sani prodotti nel nostro Paese.

La crescita incontrollata della popolazione rappresenta anche una grave minaccia per la biodiversità. Si costruiscono sempre più aree urbane, a scapito di sempre meno spazio verde. L’iniziativa per la sostenibilità contribuirà a garantire che anche le generazioni future possano continuare a vivere in una Svizzera il più possibile incontaminata, con un ambiente non inquinato, un’agricoltura produttiva e un’infrastruttura funzionante.

L’immigrazione sta facendo peggiorare anche la situazione della previdenza per la vecchiaia. Nel Canton Zurigo, ad esempio, l’immigrazione ha fatto sì che non siano più i «baby-boomer» a costituire la fascia d’età principale, ma i 30–40enni. L’intero onere del futuro finanziamento dell’AVS per questi «migration-boomer» ricade ora sulla generazione degli under 30. Questo non è né sociale né equo per le giovani generazioni. L’iniziativa per la sostenibilità consentirà di interrompere questo circolo vizioso, anziché trasmettere semplicemente i problemi alla generazione successiva.

Quindi, chi vuole davvero fare qualcosa per una Svizzera sostenibile in futuro, deve appoggiare questa iniziativa.

Mike Egger
Mike Egger
Consigliere nazionale Berneck (SG)
 
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