Con la sua politica d’asilo, la Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider sta mettendo in pericolo la sicurezza della popolazione svizzera. Da quando ha invitato tutte le donne afghane in Svizzera, il numero di richiedenti l’asilo è nuovamente aumentato in modo massiccio. Le conseguenze di questa politica cieca sono costi miliardari, un numero ancora maggiore di casi sociali e di persone che rifiutano l’integrazione, un ulteriore aumento della violenza e della criminalità, affari vantaggiosi per le bande criminali di passatori. Il terrorismo islamico e i suoi simpatizzanti sono ormai già fuori controllo in Europa. L’UDC invita il Consigliere federale Baume-Schneider a revocare immediatamente il cambiamento di prassi per quanto riguarda l’ammissione delle donne afghane.
A settembre sono state ricevute 3966 domande d’asilo, ovvero 965 o il 32,2% in più rispetto ad agosto e 1285 domande in più rispetto al mese di settembre 2022. Questo aumento è il risultato diretto della politica d’asilo totalmente ideologizzata della Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider.
A luglio, il ministro dell’asilo ha deciso in segreto di cambiare la prassi per l’accoglienza delle donne afghane senza coinvolgere il Parlamento. Tutte le donne e le ragazze afghane hanno ora diritto all’asilo in Svizzera – l’Afghanistan ha quasi 43 milioni di abitanti. Da quando il cambiamento di prassi è stato reso pubblico, a settembre, il numero di richieste d’asilo da parte di donne afghane è esploso. Tutte possono ora aspettarsi una decisione positiva in materia, ovvero l’agognato status di rifugiato.
Dal momento che per i rifugiati riconosciuti è più facile ricongiungersi alle loro famiglie, presto arriveranno anche gli uomini afghani. La popolazione svizzera sta pagando a caro prezzo la politica d’asilo della Consigliera federale Baume-Schneider. Da un lato, perché questa follia divorerà altri miliardi di Franchi dei contribuenti e, dall’altro, perché porterà a un’importazione ancora maggiore di violenza e criminalità. Già oggi, non passa quasi giorno senza che si verifichino accoltellamenti, molestie sessuali, stupri e furti con scasso – gli autori di tali reati sono spesso stranieri o richiedenti l’asilo, in una misura sproporzionata rispetto alla loro quota nella statistica della popolazione svizzera.
L’UDC esorta la Consigliera federale Elisabeth Baum-Schneider a fermare questa folle politica d’asilo e a invertire immediatamente il cambiamento di prassi. Dopo la domenica elettorale del 22 ottobre, è chiaro che gli svizzeri ne hanno abbastanza della dannosa politica d’asilo rosso-verde. Il fatto che la Segreteria di Stato per la Migrazione della Consigliera federale Baume-Schneider abbia pubblicato gli ultimi dati sull’asilo solo due giorni dopo le elezioni federali puzza di manipolazione.