Socialisti e sindacati vogliono letteralmente distruggere il nostro collaudato sistema pensionistico a 3 pilastri. Vogliono integrare il 2° pilastro nell’AVS e creare un’unica grande pensione popolar comunista. Praticamente l’intero gruppo parlamentare del PS e tutti i Verdi hanno recentemente votato a favore di una proposta in tal senso in Consiglio Nazionale, che mirava a trasferire i fondi LPP, guadagnati con fatica, nel fondo AVS. Si tratterebbe di un vero e proprio furto pensionistico!
Con l’AVS, il denaro versato viene immediatamente ridistribuito tramite un sistema di ripartizione. Ciò significa che non vengono interamente accreditati su un conto individuale. Molti dipendenti e soprattutto i lavoratori indipendenti versano molto di più di quanto riceveranno in cambio sotto forma di rendita AVS. La Previdenza professionale (LPP) funziona in modo differente: di norma, si riceve indietro circa tre volte l’importo versato. Questo perché anche il datore di lavoro è chiamato a versare almeno lo stesso importo e il capitale aumenta in modo significativo fino al pensionamento grazie agli interessi e gli investimenti del fondo pensione. Se si versa di più, si riceve di più. Si tratta di una vera responsabilità personale, che naturalmente non piace alla sinistra.
Il PS e i Verdi non stanno combattendo la riforma a causa del tasso di conversione più basso. Anche i cittadini di sinistra si rendono conto che il tasso di conversione deve essere abbassato di fronte all’aumento costante dell’aspettativa di vita e alla diminuzione significativa del reddito da interessi.
La sinistra e i Verdi dovrebbero quindi essere entusiasti della revisione della LPP. Dopo tutto, la riforma migliorerà in modo significativo anche la prospettiva previdenziale di oltre 275’000 donne e assicurerà finalmente anche 100’000 lavoratori a basso reddito, oggi esclusi dal secondo pilastro. Proprio per questo motivo anche “Alliance F”, la Federazione delle organizzazioni femminili svizzere, è a favore di questa legge.
Il vero motivo dell’opposizione a questa riforma risiede nel desiderio della sinistra di trasferire e ridistribuire i fondi e le attività della LPP all’AVS. Eventualità che distruggerebbe il nostro collaudato modello a 3 pilastri.
Tuttavia, noi svizzeri non vogliamo un’unica grande pensione popolar comunista alla Wermuth, Sirica, Riget & Co. e certamente non vogliamo che i nostri sudati contributi LPP vengano rubati per essere ridistribuiti! Perciò, il 22 settembre, esprimiamo un forte SÌ alla riforma della LPP!