Comunicato stampa

Crescita inaccettabile delle spese nel preventivo 2018

L’UDC ha preso atto del budget 2018 pubblicato oggi (31.08.2017). Ancora una volta, le spese dello Stato aumentano massicciamente (+3,2 miliardi di franchi) per rapporto all’anno precedente, raggiungendo i 71,9 miliardi di franchi. Nel 1990, la Confederazione spendeva ancora solo 31,6 miliardi di franchi. Da quell’anno, le spese sono aumentate sempre più rapidamente. L’UDC si batterà durante il prossimo dibattito sul preventivo, affinché esse siano congelate al livello del 2017.

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L’UDC non è d’accordo con le cifre chiave del budget 2018 della Confederazione. Se va come prevede il Consiglio federale, l’espansione dello Stato proseguirà anche l’anno prossimo senza rallentare. Per rapporto al preventivo 2017, le spese aumentano di 3,2 miliardi di franchi (+4,9%), raggiungendo i 71,99 miliardi di franchi. Ancora una volta, il governo ha calcolato così al minimo che le entrate fiscali in forte aumento vengono immediatamente utilizzate per finanziare delle spese supplementari, per cui sembra difficile che il freno all’indebitamento possa essere rispettato. L’UDC non può accettare questo nuovo e forte aumento delle spese, e nemmeno l’eccedenza strutturale di 131 milioni di franchi calcolata eccessivamente al minimo.

L’UDC ricorda che il costante aumento delle spese federali (che, espresso in percentuale, supera spesso la crescita economica) minaccia, a medio o lungo termine, la riduzione del debito, compromettendo così la crescita economica e la prosperità della popolazione.

L’UDC s’è perciò fissata gli obiettivi seguenti in vista del prossimo dibattito sul preventivo in Parlamento:

  1. congelare immediatamente e durevolmente le spese dello Stato, plafonandole al livello del preventivo 2017;
  2. le spese devono prioritariamente essere ridotte nei settori dell’asilo, dell’aiuto allo sviluppo, della cultura, della socialità, come pure della ricerca e dello sviluppo, tutti settori che hanno visto una forte crescita durante gli ultimi dieci anni;
  3. stabilizzare l’effettivo del personale federale a un massimo di 35’000 equivalenti unità a tempo pieno e fermare gli aumenti quasi automatici dei salari;
  4. rispettare rigorosamente il freno all’indebitamento;
  5. le uscite vincolate devono essere ridotte per aumentare il margine di manovra del Parlamento nei confronti delle spese dello Stato.

In ragione del forte aumento del gettito fiscale e allo scopo di sgravare l’economia, l’UDC proporrà, nell’ambito della procedura di consultazione sul progetto fiscale 17, di abbassare il tasso d’imposizione degli utili dall’8,5 al 7,5%. Grazie agli effetti dinamizzanti che ci si può attendere da tale misura, il calo passeggero delle entrate fiscali sarà a medio o a lungo termine più che compensato, come indicano le esperienze fatte in passato.

 
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