L’UDC prende atto della proposta della Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio degli Stati (CET-CS) concernente il Progetto fiscale 17. Essa ne verificherà tuttavia le conseguenze finanziarie per il ceto medio e per le piccole e medie imprese. Il popolo ha respinto la riforma dell’imposizione delle imprese perché temeva che alla fine il ceto medio, quindi le donne e gli uomini che lavorano duramente tutti i giorni per guadagnare la loro vita, dovesse pagare la fattura della riforma fiscale mediante un aumento delle imposte.
L’UDC ha perciò invitato in particolare i cantoni e le città a dare delle spiegazioni chiare e nette alle cittadine e ai cittadini. Queste autorità devono presentare onestamente gli effetti di questa riforma sul ceto medio. È da questo punto di vista che l’UDC esaminerà in dettaglio il progetto elaborato dalla CET-CS.
Se, come proposto, il risanamento dell’AVS per un importo di 2,1 miliardi di franchi è integrato nel progetto fiscale, l’UDC chiede che vi sia incluso anche l’incontestato aumento dell’età di pensionamento delle donne a 65 anni. L’AVS beneficerebbe così di una riduzione supplementare degli oneri pari a 1,2 miliardi di franchi, e si potrebbe così rinunciare alla misura antisociale di un aumento dell’IVA.