Da qualche mese a questa parte, ci è stato improvvisamente fatto notare che noi, e diversi altri Paesi, abbiamo sempre più dato per scontate la sicurezza e la stabilità. L’esercito, che dà un contributo essenziale a questo scopo, ha subito innumerevoli tagli ed è stato mal utilizzato negli ultimi anni. È urgente che questo stato delle cose cambi immediatamente!
La sinistra ha sempre voluto una maggior promozione della pace a livello internazionale e ha cercato regolarmente di tagliare le risorse finanziarie dell’esercito. Sfortunatamente, anche alcuni parlamentari borghesi hanno appoggiato il cosiddetto “potenziamento a comando” dell’esercito. Improvvisamente, una maggioranza pensava che fosse giusto che un esercito avesse solo delle capacità ridotte e che in caso di emergenza si potesse “potenziarlo”, cioè ampliarlo immediatamente in termini di personale e materiale. Come se la sicurezza possa essere acquistata di notte allo shop della stazione di servizio.
L’UDC si batte da anni contro questo problema. Finalmente è in atto un ripensamento. Entrambe le camere del parlamento hanno approvato un aumento del budget a favore delle forze armate all’1% del PIL (prodotto interno lordo), come richiesto dall’UDC. Ora non resta che stabilire le giuste priorità, ovvero allontanarsi dal cosiddetto “potenziamento a comando” e passare a un esercito che abbia la facoltà di difendere.
La revisione della legge sul servizio civile è estremamente necessaria
L’UDC si è sempre opposta a una riduzione del personale dell’esercito. Nel frattempo, il nostro esercito è ancora così grande che potrebbe entrare in due stadi di calcio svizzeri. Con l’abolizione del test di coscienza, circa 7.000 persone idonee al servizio militare spariranno nel servizio civile, 1/3 di loro dopo aver completato la SR. Un sondaggio anonimo condotto dalla HSG di San Gallo ha mostrato che tra coloro che si sono imbarcati per il servizio civile dopo la SR, nessuno ha addotto come motivo un conflitto di coscienza. Piuttosto, la maggioranza voleva una maggiore flessibilità. Per questo motivo l’UDC chiede con urgenza una revisione della legge sul servizio civile – ora sostenuta anche dal Consiglio Federale – al fine di richiedere il servizio militare obbligatorio generale ancorato nella Costituzione. A medio termine, l’esercito dovrebbe essere aumentato di 20.000 unità. Questo si può facilmente ottenere facendo svolgere il servizio civile solo a quelle persone che hanno davvero un problema di coscienza.
Nelle ultime settimane, l’UDC ha redatto un documento di posizione sull’esercito intitolato “Misure per recuperare la capacità di difesa”.
Si concentra sulle due richieste principali: “ripristinare la capacità di difesa delle forze armate” e “garantire e rafforzare l’esercito”. Questo documento di posizione è stato sviluppato in stretta collaborazione con diversi esperti all’interno e all’esterno delle forze armate.
Finalmente si sta verificando un cambiamento di mentalità anche negli altri partiti. Le nostre forze armate danno un contributo essenziale alla stabilità e alla sicurezza del nostro Paese e proteggono i cittadini. Per farlo, ha bisogno di mezzi finanziari, personale e attrezzature sufficienti e deve reimparare ad avere una reale capacità difensiva!