La Svizzera sta affrontando una crisi energetica di proporzioni senza precedenti, con conseguenze catastrofiche per tutti. Gli unici ad esserne felici sono la sinistra e i verdi. Dopo il Lockdown causato dal coronavirus, la sinistra sta pianificando un Lockdown energetico per il prossimo inverno. Il loro obiettivo: la rieducazione della popolazione e l’espansione di una eco-dittatura statale. L’UDC si oppone risolutamente e presenta il suo catalogo di richieste per un approvvigionamento energetico sicuro, economico ed indipendente.
La carenza di elettricità era già considerata uno dei maggiori rischi per la Svizzera prima della guerra in Ucraina. Il motivo per cui il nostro Paese si sta avviando verso una catastrofe elettrica è la politica energetica della sinistra rosso verde. Sin dal voto sull’inadeguata Strategia Energetica 2050, l’UDC metteva in guardia dai problemi di approvvigionamento e dai costi elevati, al contrario degli altri partiti, che si sono lasciati prendere in giro.
Oggi non c’è più nessun motivo per scherzare: l’energia e l’elettricità scarseggiano e da ottobre in poi in Svizzera potrebbe fare freddo e buio. Con conseguenze catastrofiche per tutti noi: poca elettricità significa caos, povertà, fame, freddo, morte.
Solo la sinistra e i verdi stanno probabilmente facendo salti di gioia: “Il loro piano segreto per rieducare la popolazione e costruire un’eco-dittatura di Stato sta funzionando”, afferma il presidente del gruppo parlamentare Thomas Aeschi. E la consigliera nazionale Esther Friedli aggiunge: “Dopo il lockdown causato dal coronavirus, stanno preparando un lockdown energetico per la popolazione e le imprese per il prossimo inverno”.
Il PS, i Verdi e i Verdi Liberali vogliono rieducare la popolazione attraverso il portafoglio. Secondo la vicepresidente dell’UDC, Céline Amaudruz, la sinistra del lusso non è preoccupata che le persone a basso reddito ne risentano. “Al contrario, con le loro politiche antisociali fanno in modo che solo i ricchi possano permettersi energia, viaggi e mobilità a sufficienza”.
La situazione è grave. “Ciò che serve ora è una chiara responsabilità di leadership, invece di sogni rossoverdi”, afferma il presidente dell’UDC Marco Chiesa, rinnovado la richiesta dell’UDC del gennaio 2022: “La responsabile del dossier, la Consigliera Federale Sommaruga, deve ora nominare immediatamente un generale dell’energia per elaborare varianti di soluzione per un approvvigionamento energetico sicuro, indipendente ed economico”.
Inoltre, l’UDC Svizzera richiede le seguenti misure:
La situazione straordinaria richiede un vertice straordinario speciale all’inizio di agosto. L’UDC Svizzera chiede al Consiglio Federale di invitare i partiti, i fornitori di energia e le associazioni economiche e di presentare un piano d’azione chiaro su come garantire l’approvvigionamento energetico in Svizzera: a breve termine per questo inverno e per il futuro.