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La legge divoratrice di elettricità è veleno per il Popolo svizzero – il Popolo deve avere l’ultima parola!

Vi do il benvenuto alla conferenza stampa dell’UDC Svizzera. Lanciamo il referendum contro la legge divoratrice di elettricità, nota anche come controprogetto indiretto all’Iniziativa per i ghiacciai. O come “Legge federale sugli obiettivi di protezione del clima”. Vi presento gli altri oratori:

Marco Chiesa
Marco Chiesa
Presidente Ruvigliana (TI)
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  • il Consigliere nazionale Michael Graber. È il Presidente del Comitato referendario.
  • il Consigliere nazionale Christian Imark, Vicepresidente. Porta con sé l’esperienza di aver guidato con successo il referendum contro la legge sulla CO2.
  • Monika Rüegger, Consigliera nazionale e membro della CAPTE.
  • Pierre-André Page, Consigliere nazionale e anche lui membro della CAPTE e Vicepresidente del Comitato referendario.

Perché l’UDC lancia il referendum? La risposta è molto semplice: perché la legge divoratrice di elettricità aggrava l’attuale crisi energetica. È veleno per la nostra economia. Veleno per il nostro benessere. Veleno per il Popolo svizzero.

Questa legge è dannosa anche dal punto di vista democratico. Rappresenta una delega generale a favore del Consiglio federale. Promuove ciò contro cui l’UDC ha sempre messo in guardia: l’eco-dittatura di Stato. Con l’ausilio di questa legge la popolazione sarà rieducata. E il conto sarà salato. La legge divoratrice di elettricità non solo consuma enormi quantità di energia elettrica ma anche centinaia di miliardi di Franchi.

Visto l’enorme impatto di questa legge, per l’UDC è chiaro che il Popolo deve avere l’ultima parola in merito! Ecco perché lanciamo il referendum.

I miei colleghi ora vi spiegheranno i dettagli. Passo quindi la parola al Consigliere nazionale Michael Graber, Presidente del Comitato referendario.

(…)

Signore e signori, in sintesi, posso affermare: La pericolosa legge federale sugli obiettivi di protezione del clima è in realtà una legge divoratrice di elettricità. L’olio da riscaldamento, la benzina, il diesel e il gas saranno vietati. Il risultato: il consumo di energia elettrica aumenterà in modo massiccio, quando già oggi constatiamo di aver troppo poca energia elettrica a disposizione.

L’equazione non regge. Dietro ci sono le stesse false promesse fatte per la Strategia energetica 2050. Non dobbiamo ripetere gli stessi errori, altrimenti danneggeremo la nostra economia, il nostro benessere e la nostra sicurezza dell’approvvigionamento. Questa legge causerà danni enormi alla Svizzera. E costerà diverse centinaia di miliardi di franchi. Dobbiamo impedirlo.

Marco Chiesa
Marco Chiesa
Presidente Ruvigliana (TI)
 
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