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Energia

Il popolo deve avere l’ultima parola!

La legge sulla protezione del clima approvata dalla maggioranza di centro-sinistra in Parlamento è veleno per il nostro Paese: aggrava la crisi energetica, fa esplodere i prezzi e costa centinaia di miliardi di franchi. È assolutamente necessario che i cittadini abbiano l’ultima parola su questo argomento. Ecco perché anche voi dovreste firmare il referendum!

Marchesi Piero
Marchesi Piero
Consigliere nazionale Tresa (TI)
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Rischiamo di restare senza elettricità, con conseguenze drammatiche per tutti i cittadini in Svizzera. Il motivo non è la guerra in Ucraina, ma la fallimentare politica energetica dei rosso-verdi. Invece di fare tutto il possibile per garantire una quantità sufficiente di elettricità a prezzi accessibili, la maggioranza di centro-sinistra in Parlamento, accecata dall’ideologia, continua il suo volo alla cieca in ambito energetico. Nella sessione autunnale, il PS, i Verdi, il Verdi liberali, il Centro e il PLR hanno deciso, con la nuova legge sulla protezione del clima, che la Svizzera dovrà avere zero emissioni di gas serra entro il 2050. Questo obiettivo può essere raggiunto solo con drastiche misure di rieducazione e con il divieto di utilizzare combustibili fossili come olio da riscaldamento, benzina, diesel e gas.

Il 60% dell’energia consumata oggi in Svizzera è generata da combustibili fossili. In caso di divieto, il riscaldamento e la guida saranno possibili solo elettricamente. Questo significa: un aumento massiccio della domanda di elettricità e dei costi. Il paesaggio verrà tappezzato di pannelli solari e turbine eoliche. Tuttavia, l’elettricità non sarà sufficiente nei freddi e bui mesi invernali. Luce, riscaldamento e mobilità diventeranno un lusso per i soli ricchi.

Ma questo non riguarda l’allucinata gauche caviar e i Verdi paternalisti che siedono in Parlamento. Al contrario: si stanno facendo passi da gigante per andare verso un’eco-dittatura. La loro pericolosa legge sulla protezione del clima conferisce infatti al Consiglio federale una sorta di “procura generale”. Può imporre in totale autonomia le misure più estreme: vietare i viaggi aerei, limitare il consumo di carne e obbligare ad attuare costose ristrutturazioni della propria casa, con una spesa stimata di almeno 387 miliardi di franchi svizzeri. Ancora una volta, a pagare sarà il laborioso ceto medio.

Noi dell’UDC crediamo che sia il Popolo, e non un’élite di centro-sinistra in seno al Parlamento Federale, a dover votare e decidere in merito a una legge di così ampia portata. Ecco perché abbiamo indetto il referendum. Vi invito a firmare il modulo referendario allegato e a permettere a noi svizzeri di decidere per noi stessi.

Firmate subito il referendum: no-crisi-energetica.ch

Marchesi Piero
Marchesi Piero
Consigliere nazionale Tresa (TI)
 
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