Editoriale

Alla larga dalla mentalità del “self-service”!

Il governo federale sta accumulando di nuovo miliardi di debiti. Dopo la pandemia di Covid, il bilancio federale è definitivamente diventato un servizio self-service per la maggioranza di centro-sinistra. Questa politica finanziaria irresponsabile si sta trasformando in un boomerang. Perché le spese di oggi sono le tasse di domani. È nostro dovere nei confronti dei contribuenti e delle generazioni future gestire con attenzione il loro denaro.

Lars Guggisberg
Lars Guggisberg
Consigliere nazionale Kirchlindach (BE)
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La situazione finanziaria della Confederazione è allarmante. Si profilano deficit miliardari. Purtroppo, l’UDC è l’unico partito che vuole arginare la crescita della spesa. La maggioranza di centro-sinistra, al contrario, continua a spendere i soldi dei contribuenti a piene mani. L’immigrazione massiccia, i richiedenti l’asilo provenienti da tutto il mondo, i controprogetti alle iniziative per i ghiacciai e per la riduzione dei premi di cassa malati, il trasporto pubblico e l’assistenza integrativa all’infanzia stanno creando ulteriori oneri miliardari. Inoltre, si prevede che la Svizzera contribuisca con circa 200 milioni di franchi svizzeri al fondo di finanziamento per il clima. Questo nonostante la Svizzera sia responsabile solo dello 0,01% delle emissioni di CO2 a livello mondiale e sia già molto avanti rispetto alla maggior parte dei paesi in termini di tutela climatica. Chi sarebbe chiamato a pagare tutto ciò? Come sempre, il ceto medio e la popolazione che lavora duramente. In vista del dibattito sul preventivo, l’UDC ha quindi presentato proposte per tagli che ammontano a oltre 1 miliardo di Franchi. Nello specifico, i risparmi dovranno essere realizzati nei settori dell’asilo e dei rifugiati, dell’aiuto allo sviluppo e della promozione culturale. Il Gruppo parlamentare UDC respinge anche i controprogetti alle iniziative per i ghiacciai e per la riduzione dei premi di cassa malati. In considerazione dell’attuale situazione di sicurezza, tuttavia, l’UDC resta favorevole alla spesa per un esercito forte.

In vista del dibattito sul preventivo, l’UDC ha quindi presentato proposte per tagli che ammontano a oltre 1 miliardo di Franchi. Nello specifico, i risparmi dovranno essere realizzati nei settori dell’asilo e dei rifugiati, dell’aiuto allo sviluppo e della promozione culturale. Il Gruppo parlamentare UDC respinge anche i controprogetti alle iniziative per i ghiacciai e per la riduzione dei premi di cassa malati. In considerazione dell’attuale situazione di sicurezza, tuttavia, l’UDC resta favorevole alla spesa per un esercito forte.

Stop agli sfacciati privilegi del personale federale
Vista la misera situazione finanziaria, anche il personale federale deve fare la sua parte. Soprattutto se si considera che l’amministrazione sta crescendo senza limiti e ora conta 36.000 unità a tempo pieno che costano ben oltre 6 miliardi di Franchi all’anno. Secondo l’UDC, gli sfacciati privilegi del personale amministrativo devono essere finalmente aboliti. Non solo lo stipendio medio nell’amministrazione federale è significativamente più alto rispetto al settore privato, ma i dipendenti federali beneficiano anche di ulteriori vantaggi in termini di previdenza professionale, ricevono un’indennità per la cura dei figli o ricevono le cosiddette “indennità di zona” che ammontano fino a 5.300 Franchi l’anno. L’UDC chiede di correggere questi privilegi speciali in numerose proposte presentate in Parlamento.

Nella spesa ci vuole finalmente moderazione
In termini di politica finanziaria, siamo in caduta libera. Finora, solo l’UDC si sta battendo per il rispetto del collaudato freno all’indebitamento. Si spera che gli altri partiti borghesi rinsaviscano e contribuiscano a porre fine alla costante crescita della spesa degli ultimi decenni, in modo da poter finalmente ritornare in carreggiata.

Lars Guggisberg
Lars Guggisberg
Consigliere nazionale Kirchlindach (BE)
 
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