La riforma dell’AVS e quindi la salvaguardia delle pensioni è urgente. L’UDC, il PLR e l’Alleanza del Centro (PPD) hanno trovato una soluzione moderata e socialmente accettabile. E’ incomprensibile che il fronte Rosso-Verde si batta contro un buona e accettabile soluzione per ragioni puramente ideologiche. Il PS, i sindacati e i Verdi stanno mettendo in pericolo le pensioni dei lavoratori.
Se hai lavorato tutta la vita e hai pagato i tuoi contributi, hai diritto a una pensione sicura. Tuttavia, tutto ciò non è più garantito. A causa dell’invecchiamento della popolazione, siamo di fronte a un deficit di finanziamento dell’AVS fino a 26 miliardi di Franchi entro il 2030. Pertanto, la riforma dell’AVS rappresenta uno dei compiti più urgenti di una politica che si vuole responsabile.
Politica di blocco irresponsabile da parte del PS e dei Verdi
I partiti borghesi prendono sul serio questa responsabilità e hanno trovato insieme una soluzione di ampio respiro in cui tutti danno un contributo e che non grava eccessivamente su nessuno. Per i lavoratori a basso reddito della generazione di transizione, la soluzione dei partiti borghesi rappresenta addirittura un miglioramento della situazione attuale. Sono state assicurate anche delle compensazioni adeguate alle donne, che danno un contributo importante a questa riforma dell’AVS.
È quindi ancora più incomprensibile che i Verdi, il PS e i sindacati stiano combattendo il progetto di revisione dell’AVS con tanto accanimento. Con la loro politica di blocco irresponsabile, i rosso-verdi mettono in pericolo le pensioni di tutti i lavoratori in Svizzera e in definitiva la pace sociale. Pertanto, l’UDC, il PLR e l’Alleanza del Centro (PPD) chiedono risolutamente alla sinistra di abbandonare le loro velleità referendarie contro la riforma dell’AVS per il bene di tutti i lavoratori.
Il compromesso borgese assicura le pensioni fino al 2030 e oltre
Gli elementi centrali della revisione AVS21 adottata dal Parlamento nella sessione invernale sono i seguenti:
L’età di pensionamento per le donne sarà aumentata di un anno a 65 anni, analogamente a quella degli uomini. Uomini e donne hanno quindi la medesima età pensionabile.
Per le donne interessate dalla riforma, l’aumento dell’età pensionabile sarà permanentemente compensato da un supplemento di pensione durante un periodo transitorio di 9 anni. L’importo di questa misura di accompagnamento è commisurato all’importo del reddito medio annuo annunciato all’AVS. In linea di principio, questo significa: più bassa è la rendita AVS, più alto è il supplemento di rendita. L’importo massimo è di 160 Franchi al mese.
A partire dai 63 anni, le rendite dell’AVS possono ora essere percepite in anticipo in modo flessibile come rendite parziali. Coloro che lavorano oltre il loro 65° compleanno riceveranno una pensione parziale o completa più alta. Lavorare oltre l’età pensionabile permetterà quindi di colmare le lacune previdenziali.
L’importo esente da contribuzione è stato aumentato da 16’800 Franchi a 1,5 volte la rendita minima, cioè a 21’510 Franchi.
Con la soluzione responsabile dei partiti Borghesi, la stabilizzazione dell’AVS è assicurata a medio termine. A tal fine, l’imposta sul valore aggiunto sarà aumentata dello 0,4%. Tuttavia, il Consiglio federale è obbligato a presentare al Parlamento una proposta di stabilizzazione a lungo termine dell’AVS entro il 31 dicembre 2026.
Marco Chiesa Thierry Burkart Gerhard Pfister
Presidente UDC Presidente PLR Presidente Alleanza del Centro