Il Consiglio federale punta ad un’adesione progressiva alla NATO: da qui la necessità dell’iniziativa sulla neutralità

Prendendo posto nel Consiglio di sicurezza dell’ONU e adottando unilateralmente le sanzioni dell’UE dall’inizio della guerra in Ucraina, il Consiglio federale ha minato in modo massiccio la credibilità della nostra neutralità. Alla Svizzera è stata prontamente presentata la fattura per questa politica irresponsabile: la Russia ha rifiutato i buoni uffici della Svizzera, sostenendo che la Svizzera non è più neutrale.

In previsione di aderire alla European Sky Shield Initiative (ESSI), la maggioranza di centro-sinistra del Consiglio federale vuole fare un ulteriore passo avanti e sostenere la NATO. L’adesione a questo progetto della NATO comporta anche il rischio che la Svizzera perda la sovranità nella difesa del proprio spazio aereo. Questa decisione ha quindi un significato enorme per il nostro Paese. Ciò che è particolarmente offensivo è che il Consiglio federale abbia scavalcato il Parlamento in questo processo.

La dissoluzione progressiva della neutralità è una minaccia per la sicurezza interna ed esterna del nostro Paese. La neutralità svizzera è un modello di successo. Per oltre 200 anni ci ha risparmiato da sanguinosi conflitti internazionali. La neutralità ha portato la pace alla popolazione svizzera e ha anche protetto il nostro Paese dai disordini interni, cosa che sta diventando ancora più importante vista la crescente eterogeneità del nostro Paese. Per questo motivo è necessario un SÌ all’iniziativa sulla neutralità.