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Comunicato stampa

Nessuna sicurezza energetica senza nuove centrali nucleari

Il gruppo parlamentare dell’UDC in Parlamento ha offerto il suo sostegno a un’espansione pragmatica della legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili. Dal punto di vista dell’UDC, tuttavia, è del tutto ingenuo credere che si possa ottenere un approvvigionamento elettrico sufficiente ed economico solo con il vento, l’acqua e il sole. Questo è possibile solo con nuove centrali nucleari. Per questo motivo, il gruppo UDC richiede una modifica della legge sull’energia nucleare.

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Il fabbisogno di energia elettrica della Svizzera esploderà letteralmente nei prossimi anni. I motivi, a parte l’avanzare della digitalizzazione, sono ovvi: la massiccia immigrazione (solo nel 2022 sono arrivate in Svizzera oltre 200.000 persone in più) e l’abbandono ideologico e dissennato dell’energia nucleare.

La legge divoratrice di elettricità approvata dal centro-sinistra aggraverà ulteriormente la crisi energetica. Essa porta a un divieto de facto di benzina, diesel, olio da riscaldamento e gas. La guida e il riscaldamento sarebbero possibili solo mediante l’elettricità. Grazie al successo del referendum dell’UDC, il 18 giugno il Popolo Svizzero avrà l’ultima parola su questa legge costosa e ingannevole.

Il paesaggio verrebbe ricoperto da turbine eoliche e pannelli solari.
Stiamo andando incontro a una gigantesca penuria di energia elettrica, che potrebbe raggiungere gli 80 terawattora (TWh) all’anno. Soprattutto nel semestre invernale, avremo troppo poca elettricità e di quella rimanente dovremo sostituirne la metà. Non possiamo fare affidamento sulle importazioni dato che anche i nostri paesi limitrofi hanno troppo poca elettricità a disposizione e, per la stabilità della rete, non si deve superare un’importazione annuale di 5 TWh.

È vero che il gruppo parlamentare dell’UDC in seno al Parlamento federale sostiene in linea di principio una concezione pragmatica della legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili. Tuttavia, è del tutto ingenuo credere che il crescente fabbisogno energetico della Svizzera possa essere soddisfatto solo con l’espansione delle energie rinnovabili. L’impatto sulla natura e il paesaggio sarebbe enorme. Si dovrebbero aggiungere migliaia di nuove turbine eoliche, decine di nuove dighe delle dimensioni del bacino di Grimsel e un totale di circa 180 chilometri quadrati di superficie solare aggiuntiva. Tutto questo sarebbe possibile solo se le procedure di approvazione venissero accelerate e se i diritti della popolazione venissero ridotti in modo massiccio. In parole povere, la popolazione interessata non avrebbe più nulla da dire. Ciononostante, avremmo comunque troppa poca elettricità nei bui e nebbiosi mesi invernali.

Per impedire la costruzione di nuove centrali elettriche “sporche” a petrolio e a gas con una legge d’emergenza e con centinaia di milioni di soldi dei contribuenti, il gruppo UDC chiede una modifica della legge sull’energia nucleare. In particolare, il divieto di utilizzo della tecnologia nucleare dev’essere stralciato. Solo la costruzione di 2 o 3 nuove centrali nucleari può garantire alla Svizzera un approvvigionamento elettrico sicuro, economico e indipendente.

L’UDC ritiene inoltre che la massiccia espansione dell’obbligo di installazione di pannelli solari previsto dalla legge non sia necessaria e non raggiunga gli obiettivi prefissati. Se il Consiglio Nazionale manterrà tale obbligo recentemente approvato, l‘UDC respingerà il progetto di legge e sosterrà il referendum atteso.

 
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