In Svizzera si apprezza il lavoro ben fatto, l’impegno e la responsabilità individuale. Tuttavia, il nostro sistema fiscale penalizza coloro che hanno risparmiato e investito nella propria abitazione con un’imposta su un reddito immaginario, denominato valore locativo.
Questo irragionevole meccanismo equivale a imporre un affitto fittizio ai proprietari che risiedono nella propria abitazione. In altre parole, si viene tassati come se foste inquilini di voi stessi. Ciò è ingiusto, illogico e profondamente inappropriato per tutti coloro che dimostrano lungimiranza.
Il 28 settembre gli svizzeri potranno porre rimedio a questa ingiustizia votando SÌ all’abolizione del valore locativo. Questo voto è di fondamentale importanza, in particolare per la classe media, che è la prima a risentire di questa imposta.
La classe media paga troppo per l’alloggio
Chi paga questa imposta? Non i grandi patrimoni, che ottimizzano e ammortizzano tutto, ma le famiglie che hanno risparmiato centesimo dopo centesimo per acquistare una casa. I pensionati che, dopo una vita di lavoro, continuano a pagare ogni anno per vivere nella loro abitazione. Le giovani coppie che cercano di accedere alla proprietà, ma che questo sistema scoraggia.
Allo stato attuale, più si rimborsa l’ipoteca, più si viene penalizzati: è un sistema che sembra non avere senso, scoraggia l’indipendenza finanziaria e premia l’indebitamento. In un momento in cui molte famiglie hanno difficoltà a far quadrare i conti, è opportuno riportare il buon senso nella nostra fiscalità.
È opportuno smettere di penalizzare coloro che risparmiano e rimborsano
La riforma sottoposta al voto popolare è equilibrata. Abolisce l’ingiusta imposta sul valore locativo, mantenendo al contempo deduzioni mirate, in particolare per i giovani acquirenti, le ristrutturazioni energetiche e i costi di manutenzione. Non si tratta di un favore ai ricchi, ma di una necessaria correzione di un sistema ormai obsoleto.
UDC sostiene questa riforma poiché rafforza la responsabilità individuale, alleggerisce la pressione fiscale sulla classe media e premia lo sforzo di risparmio.
Il 28 settembre, un SÌ all’abolizione del valore locativo è un SÌ a una maggiore equità, libertà e rispetto nei confronti di coloro che si assumono le proprie responsabilità.