Cosa sarebbe la Svizzera senza di voi, senza l’UDC? Non sarebbe più la Svizzera che conosciamo e amiamo.

Cari membri e amici dell’UDC

È ancora fresca la brillante elezione del mio predecessore Albert Rösti in Consiglio Federale. Il copione dell’UDC ha funzionato alla perfezione. Nessuno ha negato che noi, come partito più forte, abbiamo diritto a due Consiglieri federali e i nostri eccellenti candidati sono stati ampiamente apprezzati. Con il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), l’UDC occupa ancora una volta un dipartimento chiave. Ciò significa che possiamo finalmente andare avanti e adottare soluzioni sensate al problema della crisi energetica.

Tuttavia, la strada da percorrere è ancora lunga e difficile. Dopo 27 anni di leadership del centro-sinistra, una correzione di rotta in questo dipartimento richiederà probabilmente uno sforzo enorme. La strategia energetica ideologica dei rosso-verdi è fallita e ci ha portato sull’orlo dell’abisso. Con la nuova legge sulla protezione del clima, il Parlamento sta ripetendo i medesimi errori commessi con la strategia energetica 2050 e con la legge sul CO2 che è stata bocciata dai cittadini. Il referendum dell’UDC contro questa dannosa e paternalistica legge divoratrice di elettricità è ancora in corso fino al 19 gennaio. Ecco perché lancio ancora una volta questo appello: Firmate il referendum e inviate subito la formulario. Il Popolo deve avere l’ultima parola!

Evitare un ulteriore slittamento a sinistra nel 2023
Ma il 2023 è anche un anno di Elezioni Federali. È importante evitare un ulteriore slittamento a sinistra. La sinistra distruttrice della Svizzera deve essere fermata. Stanno demolendo tutto ciò che rende il nostro Paese vincente: la democrazia diretta, il federalismo, l’indipendenza e la neutralità, l’ordine economico liberale, la libertà di parola e di pensiero.

Oltre ad affrontare la crisi energetica, continueremo a impegnarci per un’immigrazione moderata nell’anno elettorale 2023. Gli altri partiti permettono che la Svizzera sia invasa da circa 80.000 immigrati ogni anno. Solo nel 2022 i numeri sono esplosi, con oltre 200.000 immigrati giunti nel nostro piccolo paese.

In Svizzera arrivano troppi stranieri, soprattutto quelli sbagliati
Gli immigrati per motivi familiari e la manodopera a basso costo prevalgono, sottraendo posti di lavoro agli svizzeri, soprattutto nelle regioni di confine come il Ticino, regione da cui provengo. C’è anche un’immigrazione nel sistema sociale svizzero. E nel settore dell’asilo c’è il caos più totale. Soprattutto attraverso il canale dell’asilo, arrivano le persone sbagliate. Di norma, si tratta di giovani uomini provenienti da culture che disprezzano le donne e non hanno motivo di chiedere asilo. Sono alla ricerca di una vita migliore, troppo spesso a spese dei contribuenti svizzeri.

Vi ringraziamo per il vostro prezioso impegno a favore del nostro Paese!
C’è ancora molto da fare e lo si può fare solo insieme. Anche lo scorso anno ci avete messo il cuore, l’anima e il duro lavoro per rendere la Svizzera un paese di successo in cui valga la pena vivere. Vi ringrazio di cuore per tutto ciò!

Cosa sarebbe la Svizzera senza di voi, senza l’UDC? Non sarebbe più la Svizzera che conosciamo e amiamo.

È un grande piacere e un onore per me presiedere questo partito con i suoi numerosi e appassionati membri.

Mi accingo ad affrontare le elezioni del 2023 fortemente motivato e impaziente di lavorare con voi per il bene del nostro unico e bellissimo Paese.

Ancora una volta, vi ringrazio infinitamente per il vostro grande impegno a favore del nostro partito e della nostra Svizzera e auguro a voi e ai vostri cari il meglio per il nuovo anno!