Tutti i partiti, tranne l’UDC, hanno rifiutato oggi (25.09.2019) in Consiglio nazionale che la Svizzera gestisca in maniera autonoma l’immigrazione sul suo territorio. In altre parole, il PS, i Verdi, il PLR, il PPD, i Verdi liberali e il PBD accettano le conseguenze disastrose dell’immigrazione esagerata che la Svizzera sta subendo – solo per farsi benvolere dall’UE. Ascoltate e guardate il video (in tedesco) dell’intervento in Consiglio nazionale del consigliere nazionale Albert Rösti, presidente di UDC Svizzera.
“Sono ancora una volta costretto a procedere a delle correzioni e rettifiche. Comincio il mio esposto con tre constatazioni, perché diversi deputati intervenuti in questo dibattito hanno consapevolmente dato delle false informazioni – come d’altronde è consuetudine in questa tematica.
Smettetela di moltiplicare i falsi pretesti e proponete finalmente delle soluzioni utili! In questo dibattito non ho sentito alcuna proposta valida per frenare un’immigrazione di un milione di stranieri in 13 anni. Se questa immigrazione prosegue nei prossimi 15 anni, alla fine di questo periodo avremo una Svizzera di 10 milioni d’abitanti. Le nostre infrastrutture non lo sopportano. Il nostro Sistema sanitario non lo sopporta. Il nostro Sistema sociale non lo sopporta. Non avete assolutamente alcuna idea del modo con cui la Svizzera potrà risolvere questi problemi.
Una tale immigrazione è pericolosa soprattutto per la pace sociale nel nostro paese. Gli ultracinquantenni fanno sempre più fatica a trovare un impiego. Perfino il Consiglio federale e lei, in particolare, signora consigliera federale, avete finito per ammetterlo. Voi riconoscete il problema, ma cercate di nasconderlo a suon di centinaia di milioni di franchi, il costo della rendita-ponte che proponete. La vostra campagna contro l’iniziativa per la limitazione sarà la campagna di voto più costosa di tutti i tempi. Volete nascondere questo problema con una rendita-ponte, mentre chiedete alle donne di lavorare un anno di più e continuate a far entrare in Svizzera manodopera giovane e a buon mercato.
Signor Pardini, come intendete conciliare questi progetti contraddittori? La gente vuole lavoro, i salariati ultracinquantenni vogliono lavoro e non una rendita. A mio avviso, è decisamente scandaloso lanciare un progetto che costerà centinaia di milioni di franchi, solo per tentare di tagliare l’erba sotto ai piedi di questa iniziativa, rifiutando di risolvere il problema della manodopera a buon mercato che affluisce in Svizzera. Vi invito perciò a sostenere questa iniziativa. Anche lei, signor Siegenthaler, che difende la biodiversità. Faccio fatica a comprendere come un contadino possa accettare senza eccepire la cementificazione di migliaia di ettari di terreno.”