Caos nell’asilo, nelle finanze, nell’immigrazione ma anche nell’istruzione: la causa di quasi tutti i problemi nel nostro Paese è l’immigrazione smisurata. Solo l’anno scorso al netto sono arrivate in Svizzera oltre 140’000 persone in più. Gli svizzeri ne hanno abbastanza di questa politica dannosa in materia di immigrazione e asilo. «L’UDC ha delle soluzioni: l’Iniziativa Stop agli abusi in materia di asilo! (Iniziativa per la protezione delle frontiere) e l’Iniziativa No a una Svizzera da 10 milioni! (iniziativa per la sostenibilità)», ha detto il presidente del partito Marcel Dettling durante l’Assemblea dei delegati dell’UDC Svizzera ad Aarau (AG). «Dobbiamo ristabilire l’ordine in Svizzera.» Gli esponenti hanno adottato ad Aarau le parole d’ordine per le votazioni popolari del 24 novembre 2024: hanno chiaramente detto Sì all’ampliamento delle strade nazionali, ai due progetti di legge sugli affitti e al finanziamento unitario delle cure (EFAS).
Al centro dell’Assemblea dei delegati dell’UDC Svizzera ad Aarau vi è stata ancora una volta l’immigrazione smisurata. Solo l’anno scorso sono arrivate 140’000 persone in più nel nostro piccolo Paese. Le conseguenze sono affitti e premi delle casse malati in aumento, costi sociali esplosivi, criminalità crescente, strade e treni intasati e un livello scolastico in calo. Il presidente dell’UDC Marcel Dettling lo ha riassunto davanti ai delegati: «Mi sposto molto in Svizzera e dalla popolazione sento soprattutto un messaggio: basta! La gente ne ha abbastanza dell’immigrazione smisurata e del caos dell’asilo.» La gente è anche stufa che miliardi di franchi vengano sprecati all’estero. «E noi svizzeri dovremmo rinunciare, risparmiare, essere sempre bravi e pagare le tasse? Ma siamo impazziti?» Questo si sente tra la gente, quando si ha il coraggio di ascoltare davvero, ha detto Dettling. «Dobbiamo ristabilire l’ordine in Svizzera!»
La candidata al Consiglio di Stato di Argovia, Martina Bircher, si batte per correggere il corso nelle scuole pubbliche. Per esempio, riguardo alla scuola integrativa. Questa è fallita. «Sono nuovamente necessarie classi di sostegno e piccole classi», ha detto Bircher. Nel Cantone di Argovia, il 40% degli studenti è di lingua straniera – conseguenza di una politica d’immigrazione fallimentare che dura da anni. «La scuola non può risolvere il problema da sola. Tuttavia, deve fare di tutto per garantire la qualità dell’insegnamento», ha affermato Bircher. Ciò è stato ribadito dal direttore dell’istruzione di Nidvaldo, Res Schmid. Attualmente, nelle scuole pubbliche molte cose non funzionano. In particolare, la politica di immigrazione e asilo incontrollata è un problema. «Essa porta a un numero sempre crescente di bambini di lingua straniera nelle classi, il che rende l’integrazione difficile e praticamente impossibile per gli insegnanti.»
«Per fortuna c’è l’Iniziativa per la sostenibilità dell’UDC»
A ciò si aggiunge che l’immigrazione smisurata porta a una diminuzione del nostro benessere. Questo è stato spiegato dall’oratore ospite, il professore di economia Mathias Binswanger. La crescita demografica della Svizzera è tra le più elevate d’Europa. Sebbene il Prodotto Interno Lordo (PIL) sia cresciuto in media dell’1,8% all’anno, il benessere pro capite sta diminuendo ed è già negativo nel 2023. In Svizzera potrebbero vivere 10, 11 o 12 milioni di persone, ha detto Binswanger. Tuttavia, la questione è se abbia senso continuare a perseguire una crescita il più alta possibile, che aumenti il benessere materiale solo marginalmente, ma sia dannosa per la qualità della vita a causa dello stress da densità, della scarsità di alloggi e della dispersione urbana. «Per fortuna c’è l’Iniziativa per la sostenibilità dell’UDC», ha detto Binswanger. Questa ha buone probabilità di essere accettata dal popolo. «Ciò aumenterà la pressione nei negoziati con l’UE per concordare una clausola di salvaguardia accettabile per entrambe le parti.»
Parole d’ordine di voto: 4 volte Sì
Per le votazioni del 24 novembre, i delegati dell’UDC Svizzera hanno deciso a larga maggioranza di raccomandare il Sì al decreto federale sul passo di ampliamento delle strade nazionali 2023, così come ai due progetti di legge sugli affitti. Sulla proposta di finanziamento unitario delle cure (EFAS), dopo un intenso dibattito, i delegati hanno anch’essi deciso per il Sì con 248 voti favorevoli, 90 contrari e 9 astensioni.
All’Assemblea dei delegati di Aarau hanno partecipato 384 delegati e 97 ospiti.