Sì a entrambe le modifiche del diritto locativo

Il 24 novembre voteremo su due piccole modifiche del diritto locativo. Entrambi i progetti di legge hanno ottenuto maggioranze molto chiare sia al Consiglio degli Stati che al Consiglio nazionale. La protezione degli inquilini non viene intaccata, e questo vale anche per la salvaguardia della proprietà privata.

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Editoriale di Diego Baratti, Presidente Giovani UDC, Ponte Capriasca (TI)

Le regole attuali sul subaffitto sono poco chiare e possono essere facilmente aggirate. La sublocazione è e rimane un diritto dell’inquilino. Ora è necessario stabilire in anticipo per iscritto che il subaffitto è giustificato, può durare al massimo due anni ed è possibile una proroga di comune accordo. In questo modo si crea trasparenza e gli inquilini onesti non vengono svantaggiati.

D’altra parte, gli inquilini che vogliono imbrogliare il loro padrone di casa e derubare un subaffittuario sfruttando la sua situazione nel mercato immobiliare arido, si troverà in una situazione di svantaggio con la nuova regolamentazione. Ci sono sempre casi in cui gli inquilini fanno affari con un appartamento in affitto a basso costo invece di viverci loro stessi.

La sinistra vuole nazionalizzare il mercato immobiliare

Il secondo modello riguarda le situazioni in cui il proprietario desidera abitare nell’immobile o metterlo a disposizione di un parente stretto. Il cosiddetto “uso personale” è attualmente interpretato in modo molto restrittivo dai tribunali. Le condizioni per questo uso sono ora leggermente attenuate senza diminuire i diritti degli inquilini, in particolare i lunghi periodi di proroga (fino a quattro anni per gli appartamenti!).

Nessuna di queste sfumature giuridiche sarebbe degna di nota se l’associazione degli inquilini, affiancata dai partiti di sinistra e dai sindacati, non avesse tirato fuori l’arma più pesante che la nostra democrazia diretta possa offrire: il referendum. Entrambe le campagne si svolgono sotto il titolo “Scacciare gli inquilini per aumentare le pigioni?”. L’idea è quella di mettere gli inquilini contro i proprietari di casa. La loro lotta è finalizzata all’obiettivo a lungo termine di nazionalizzare il mercato immobiliare, e il referendum a queste due piccole revisioni ha lo scopo di sondare il terreno. Questo è un altro motivo per cui possiamo votare a favore di queste proposte di legge con la coscienza pulita. Votate quindi due volte Sì a favore del diritto di locazione.

 
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