La “Legge federale sugli obiettivi di protezione del clima, l’innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica” avrà un “enorme impatto sul nostro Paese”, ha dichiarato il Presidente del Partito Marco Chiesa durante la conferenza stampa dell’11 ottobre a Berna. Ecco perché il Popolo deve avere l’ultima parola in merito. L’ultima “aberrazione della politica energetica del centro-sinistra” è “veleno per la nostra economia, veleno per il nostro benessere e veleno per il Popolo svizzero”. Ma è anche “democraticamente dannosa”: “La legge concede una delega generale al Consiglio Federale – senza che i cittadini abbiano la possibilità di esprimersi.
Ampio sostegno al referendum
Il Consigliere Nazionale Michael Graber, Presidente del comitato referendario, calcola che l’obiettivo “zero emissioni” previsto per il 2050 comporterebbe approssimativamente il raddoppio dell’attuale consumo di energia elettrica. L’espressione “legge divoratrice di energia elettrica” va quindi dritta al nocciolo della questione.
Graber è lieto che l’ex Consigliere Nazionale Hans Egloff e l’ex Consigliere Nazionale Hans-Ulrich Bigler, due note personalità svizzere che ricoprono anche posizioni chiave in importanti associazioni, siano coinvolti nella co-presidenza. Ha ricevuto segnali positivi anche da numerosi rappresentanti del PLR.
La sicurezza dell’approvvigionamento deve avere la priorità
La Svizzera deve ora “fare di tutto per un approvvigionamento elettrico sicuro e conveniente”, sottolinea il Consigliere nazionale Christian Imark, vicepresidente del comitato referendario. “La fornitura di energia e di elettricità ha la massima priorità, non la decarbonizzazione. Con la fallita “Strategia energetica 2050” erano già state fatte numerose false promesse alla popolazione. Ora si stanno ripetendo gli stessi errori.
Il centro-sinistra impoverisce il ceto medio
La consigliera nazionale e membro della Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia (CAPTE) Monika Rüegger avverte dei danni economici devastanti derivanti dalla nuova legge: “Il centro-sinistra sta deliberatamente impoverendo il ceto medio. In poche parole, la legge divoratrice di elettricità implica che l’olio da riscaldamento, la benzina, il diesel e il gas saranno vietati. Coloro che non possono permettersi un’auto elettrica saranno tagliati fuori”, afferma Rüegger. I proprietari di case che si riscaldano attualmente a gas o gasolio saranno costretti a ristrutturare le loro abitazioni con costi elevati. Ciò equivale a quasi il 60 percento del totale. Per molti, ciò rappresenterà il “colpo di grazia”. Ma anche gli inquilini ne soffriranno: “La legge divoratrice di elettricità aggrava la penuria di energia elettrica e fa esplodere i costi, portando a un aumento massiccio dei costi nei conguagli spese”.
Prevenire il danno alla Svizzera
La Svizzera francese è rappresentata nel comitato referendario dal Consigliere nazionale e membro della CAPTE Pierre-André Page. Page calcola che i costi derivanti dalla legge divoratrice di elettricità ammonteranno a centinaia di miliardi di franchi. L’UDC aveva già avvertito della penuria di energia elettrica con la quale ci saremmo dovuti confrontare e dell’aumento dei costi per la popolazione con la “Strategia energetica 2050”, ed era stata derisa. Ora constatiamo che la situazione è decisamente peggiore.
“Abbiamo già oggi troppo poca corrente elettrica – e con la legge divoratrice di elettricità aggraveremo massicciamente una situazione già catastrofica”, riassume il Presidente del partito Marco Chiesa. Tutto ciò dev’essere impedito a tutti i costi – con il referendum contro la dannosa e pericolosa legge divoratrice di elettricità.