Comunicato stampa

Bisogna assolutamente evitare un secondo “lockdown”

Il confinamento ordinato la primavera scorsa dal Consiglio federale è costato alla Svizzera sei miliardi di franchi – a settimana! Migliaia di salariati sono stati licenziati da allora e degli impieghi sono stati soppressi. L’UDC si oppone perciò con determinazione a un nuovo confinamento. Essa sostiene, per contro, delle misure che proteggano la salute della gente permettendo nel contempo all’economia e alla vita sociale di funzionare. L’UDC fa inoltre appello alla responsabilità individuale delle cittadine e dei cittadini.

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L’UDC approva l’obbligo d’indossare la mascherina respiratoria dappertutto dove abbiano luogo degli assembramenti importanti nei quali non possano essere rispettate le regole del distanziamento sociale. Essa fa appello alla responsabilità individuale di ognuno: di fronte a questa pandemia, tutti devono badare a restare in buona salute, affinché lo rimangano anche gli altri. I gruppi particolarmente a rischio della popolazione devono proteggere da sè dai contagi e, se necessario, isolarsi il più possibile.

Non possiamo permetterci un secondo “lockdown”

L’UDC rifiuta categoricamente un nuovo arresto completo o parziale dell’economia o di parti di essa. Tale intervento nuocerebbe ai salariati, alle imprese e a tutto il paese. Il “lockdown” imposto la primavera scorsa ha provocato dei danni immensi. La paralisi della vita economica e sociale durante otto settimane è costata alla Svizzera 6 miliardi di franchi a settimana. Da allora, migliaia di salariati hanno perso il loro impiego e centinaia di migliaia di loro sono tuttora a lavoro parziale.

Più test rapidi e alleggerimento delle norme della quarantena

Per l’UDC, è evidente che bisogna assolutamente impedire che lo Stato proceda a nuovi interventi centralizzatori e attinenti all’economia pianificata. Il nostro paese non può permettersi un nuovo “lockdown”. L’UDC chiede perciò che tutte le aziende e le organizzazioni che dispongono di programmi di protezione efficaci, possano continuare a lavorare senza restrizioni supplementari. È nell’interesse del nostro paese che l’economia e la società possano continuare a funzionare in larga misura. L’UDC chiede anche il ricorso ai test rapidi Covid-19 in tutto il paese, affinché si possa determinare nel più breve tempo possibile se una persona sia portatrice del virus o no. Il periodo di quarantena deve essere ridotto per le persone con test negativo. L’attuale assenza di qualche decina di migliaia di salariati, che devono restare al loro domicilio a causa dell’eccessiva prudenza delle autorità, pone dei problemi a molte imprese.

La vergognosa strumentalizzazione del personale di cura da parte dei sindacati

L’UDC rende omaggio al personale di cura per il suo grande impegno e per i suoi servizi.  Condanna invece severamente le azioni di protesta lanciate dai sindacati. Chiamare questi professionisti a partecipare a una settimana di proteste mentre la situazione sanitaria è tesa, è un atteggiamento irresponsabile e populista. I sindacati abusano senza alcuna vergogna della pandemia Covid-19 per condurre la loro politica e strumentalizzano il personale di cura a vantaggio dei loro egoistici interessi.

 
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