Comunicato stampa

Che si tratti di clima o di Covid-19: azioni ragionevoli al posto dell’isteria

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Ritorno immediato alla normalità

L’Ufficio federale della sanità pubblica e la maggior parte dei mezzi di comunicazione sono ancora in modalità “isteria”. Chiunque desidera proteggersi con una vaccinazione ha la possibilità di farlo. Il numero dei ricoveri ospedalieri e dei pazienti in terapia intensiva a causa del Covid-19 è basso da tempo.  Cos’altro è necessario affinché il Consiglio federale ponga fine alla “situazione particolare” e getti le basi per un ritorno alla normalità?

Ora sono necessarie decisioni chiare e scadenze vincolanti. L’inquietudine del Consigliere federale Alain Berset rappresenta un’imposizione alla popolazione ed alle imprese. Il responsabile della salute pubblica dovrebbe mantenere la propria parola e comunicare una chiara tabella di marcia.

L’UDC chiede:

  • un ritorno immediato alla normalità
  • nessuna estensione del certificato Covid ad attività basilari nella vita quotidiana come andare al ristorante o ai concerti
  • nessun obbligo di vaccinazione indiretto, in modo particolare per i giovani, gli alunni e i bambini piccoli!

Approvvigionamento energetico sicuro e pulito senza divieti tecnologici

Le reazioni politiche e mediatiche al “Rapporto sul clima mondiale” di ieri dimostrano ancora una volta che l’isteria non è la soluzione. Un fatto è chiaro: la Svizzera non può salvare il clima globale se la Cina emette in un solo giorno la medesima quantità di CO2 che il nostro paese emette nel corso di un anno.

Il contributo che la Svizzera può offrire è quello di garantire un approvvigionamento energetico il più pulito e sicuro possibile e che sia accessibile ai cittadini.

Se si vuole abbandonare le fonti energetiche di origine fossile, si deve mettere in conto una maggiore domanda di energia elettrica. Una domanda che non farà che aumentare esponenzialmente a causa dell’immigrazione incontrollata. Il fronte rosso-verde vuole meno emissioni di CO2 ma allo stesso tempo esigono la chiusura delle centrali nucleari. Non solo, anche la costruzione di nuovi parchi eolici o di centrali idroelettriche si scontrano con l’opposizione della sinistra e dei Verdi. Una simile politica di opposizione ideologica è assolutamente contraddittoria e dannosa.

Una delle maggiori preoccupazioni della popolazione è un’improvvisa interruzione di corrente. In effetti, un blackout farebbe precipitare la società e l’economia nel caos. Importare energia prodotta con il carbone dall’Unione Europea non è una soluzione.

La responsabile del DATEC, Simonetta Sommaruga, si sottrae al suo dovere di trasparenza. Non fornisce né risposte concrete né una strategia convincente per garantire l’approvvigionamento energetico della Svizzera.

L’UDC chiede:

  • Che la Consigliera federale Simonetta Sommaruga presenti immediatamente una chiara strategia per un approvvigionamento energetico sicuro e conveniente in Svizzera
  • Che la Consigliera federale Sommaruga mostri come intende colmare l’imminente lacuna energetica senza aumentare la dipendenza del nostro Paese dall’estero
  • Che il Consiglio federale estenda il funzionamento delle centrali nucleari e pianifichi nuovi progetti senza divieti tecnologici.
 
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