Comunicato stampa

Il gruppo UDC dice chiaramente SÌ all’iniziativa contro la dissimulazione del volto

Riunito in seduta oggi (17.09.2019), il gruppo parlamentare UDC s’è pronunciato all’unanimità a favore dell’iniziativa popolare “Sì al divieto di dissimulare il proprio viso”, perché la stessa aumenta la sicurezza pubblica. Per contro, i parlamentari UDC hanno giudicato totalmente inutile il controprogetto del Consiglio federale, per cui lo respingono.

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L’iniziativa popolare federale “Sì al divieto di dissimulare il proprio viso” aumenta la sicurezza pubblica. Il divieto della dissimulazione del volto negli spazi pubblici porrà fine alle azioni delle bande di teppisti e di vandali mascherati, che agiscono in occasione di manifestazioni, in particolare sportive, e dei cortei del 1° maggio. L’iniziativa, penalizzando anche l’obbligo imposto a una persona di dissimulare il proprio viso, protegge inoltre il diritto alla libertà della donna, ancorato nella Costituzione federale. La Svizzera è il paese della libertà individuale. Donne e uomini liberi si guardano in faccia quando si parlano.

Il gruppo UDC respinge invece il controprogetto del Consiglio federale che non ha assolutamente alcuna utilità, perché si limita a vietare la dissimulazione del viso unicamente in occasione di contatti con l’autorità. 

Un NO chiaro e netto alla legge sul CO2

I parlamentari UDC si oppongono all’unanimità al progetto di revisione totale della legge sul CO2. Il testo adottato la scorsa settimana dalla commissione dell’ambiente del Consiglio degli Stati, è un affronto nei riguardi dell’economia, ma anche delle cittadine e dei cittadini di questo paese. Questa commissione esige, per esempio, una nuova tassa andante fino a 120 franchi sui biglietti aerei, l’aumento del prezzo dei carburanti di 12 centesimi al litro e un raddoppio dell’imposta sull’olio da riscaldamento. Quest’ultima tassa passerebbe dagli attuali 96 franchi a 210 franchi per tonnellata di CO2, il che rappresenta un onere fiscale di circa 54 centesimi al litro. Le principali vittime di questa imposizione esagerata sarebbero le arti e mestieri e gli abitanti delle regioni periferiche che necessitano della macchina. Come d’abitudine, il ceto medio subirebbe in pieno questi aumenti. Le proposte della Camera alta sono fortemente ostili all’economia e ancora meno giustificabili tenendo conto che la Svizzera è all’origine soltanto dello 0,1% delle emissioni mondiali di CO2. 

Il gruppo UDC sostiene il procuratore federale Michael Lauber
Dopo aver audizionato il procuratore federale Michael Lauber, la maggioranza del gruppo UDC ha deciso di sostenerne la rielezione, in particolare con l’idea di garantire la continuità del perseguimento penale a livello federale. 

L’UDC chiede tuttavia una separazione delle competenze concernenti l’Autorità di sorveglianza del Ministero pubblico della Confederazione (AS-MPC) e depositerà un’iniziativa parlamentare in questo senso nel corso di questa sessione autunnale. La sorveglianza a livello amministrativo deve competere al Dipartimento federale di giustizia e polizia, mentre che, a livello giudiziario, competerà al Tribunale federale. Questa organizzazione garantirebbe tanto la competenza giudiziaria, quanto l’indipendenza politica della sorveglianza.

 
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