Comunicato stampa

Il mandato negoziale dell’UE comporterà costi miliardari aggiuntivi!

Il mandato negoziale dell’UE supera ampiamente le linee rosse: il Consiglio Federale non solo accetta giudici stranieri, l’adozione automatica del diritto dell’UE e pagamenti tributari miliardari all’UE, ma ignora completamente i costi aggiuntivi per il nostro paese. Questo, nonostante la Confederazione sia già finanziariamente sull’orlo del precipizio. È scandaloso che la Commissione delle finanze non eserciti la sua funzione di supervisione e abbia dato il via libero al mandato negoziale con l’UE.

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Le casse della Confederazione sono vuote:

  • Nel settore dell’asilo, le spese esplodono: nel 2023, oltre agli ucraini con statuto S, più di 30’000 migranti hanno chiesto asilo in Svizzera. La Confederazione aveva previsto un budget di 4 miliardi di franchi. Per il 2024, la Confederazione si aspetta altri 30’000 richiedenti asilo.
  • La montagna di debiti che i nostri figli e nipoti erediteranno è salito a oltre 140 miliardi di franchi, il valore più alto da decenni.
  • Il cumulo di debiti continua a crescere: ancora oggi, la Confederazione registra le spese di oltre un miliardo di franchi per gli ucraini con statuto S sotto la voce di spese straordinarie.
  • Secondo il piano finanziario, il deficit previsto della Confederazione per il 2026 è di 1,5 miliardi di franchi e nel 2027 sarà di oltre 3 miliardi di franchi.

Con il trattato UE, ci saranno ulteriori costi miliardari: da un lato, per i pagamenti tributari richiesti dall’UE, dall’altro, per l’attuazione prevista dell’adozione del diritto e della regolamentazione degli aiuti.

È scandaloso che gli altri partiti nelle Commissioni della politica estera e dell’economia e ora anche nella Commissione delle finanze, abbiano approvato il mandato negoziale con l’UE senza esitazioni, considerando che la Commissione delle finanze ha il dovere di supervisione.

L’UDC è l’unico partito che ha presentato degli atti parlamentari critici, tutti respinti dagli altri parti. Di seguito le richieste principali della delegazione UDC:

  • Pagamenti di coesione
    Secondo il “Common Understanding” già accettato dal Consiglio Federale, l’UE richiede alla Svizzera pagamenti di coesione regolari, probabilmente nell’ordine di grandezza di diversi miliardi di franchi. Una tale tassa di accesso al mercato interno dell’UE è da rifiutare, poiché a nessun altro paese viene richiesto di pagarla.
  • Aliquote IVA
    È il popolo svizzero a stabilire le aliquote IVA svizzere. Le condizioni economiche della Svizzera sono superiori a quelle dell’UE, anche per quanto riguarda le aliquote IVA molto più basse rispetto all’UE. Grazie al diritto svizzero, il nostro paese è, a differenza dell’UE, una delle nazioni leader a livello mondiale in termini di innovazione, competitività e forza esportatrice nel settore dei beni e dei servizi. La Svizzera si è guadagnata questi vantaggi grazie alla sua indipendenza. Sarebbe rovinoso rinunciare a questa libertà di azione.
  • Regole sugli aiuti di Stato dell’UE
    Le regole sugli aiuti di Stato dell’UE dovrebbero essere incluse nell’accordo nei settori del trasporto aereo e terrestre – così come in un eventuale accordo sull’energia elettrica, che riguarda in particolare le compagnie elettriche che sono – in parte – di proprietà dei Cantoni e dei Comuni. Tuttavia, queste aree di applicazione saranno solo un primo passo. Da tempo, l’UE intende limitare l’intera azione statale dei Cantoni, dei Comuni e della Confederazione attraverso il diritto della concorrenza. Ciò minerebbe completamente il nostro federalismo e l’autonomia dei Cantoni e dei Comuni
  • Tutti gli accordi negoziati tra la Svizzera e l’UE nell’ambito del mandato negoziale devono essere sottoposti a referendum obbligatorio con maggioranza dei Cantoni. In tutti i punti del mandato negoziale con l’UE sono coinvolti settori rilevanti dal punto di vista finanziario, come lo indica il “Common Understanding”. Nel nuovo accordo sulla salute e per i pagamenti di coesione sono previste spese aggiuntive dirette per la Svizzera. In altri casi, come nella regolamentazione dei mercati finanziari, si prevedono svantaggi competitivi per la Svizzera e minori entrate fiscali.

In generale, l’intero mandato negoziale, attraverso l’adozione dinamica del diritto e il tribunale arbitrale dell’UE, rappresenta un notevole svantaggio per la competitività della Svizzera. L’accordo avrà un’influenza fortemente restrittiva sulla capacità di azione della politica finanziaria svizzera. E’ quindi assolutamente necessario un referendum obbligatorio con maggioranza dei Cantoni. In Svizzera, la parola finale spetta al popolo.

 
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