L’UDC ha presentato il 26.08.2016 a Berna il suo nuovo documento di fondo sulla politica mediatica (scaricabile in francese / tedesco). Queste riflessioni confermano l’importanza di un panorama mediatico liberale per la democrazia diretta. Il Consiglio federale e una forte componente del Parlamento si sforzano di regolamentare sempre di più il settore mediatico e di attribuirvi sovvenzioni. Ma degli interventi dello Stato nel settore mediatico non possono più essere giustificati con ragioni tecniche. Il loro principale effetto è di falsare la concorrenza e ostacolare il lavoro dei media privati.
Grazie al rapido sviluppo tecnico e, in particolare, alla numerizzazione, i consumatori dispongono oggi di un’offerta quasi infinita. Non c’è più il problema di una penuria di frequenze come cinquant’anni fa, ma il dibattito attuale è caratterizzato da temi quali la neutralità della rete e l’integralità del segnale. L’indipendenza dei media dalle influenze dello Stato e dei fondi pubblici è essenziale per la democrazia. Partendo da queste constatazioni, l’UDC formula le seguenti esigenze in un documento di fondo sulla politica mediatica:
Le esigenze dell’UDC saranno depositate nelle prossime settimane e mesi in Parlamento, sotto forma di interventi. L’obiettivo principale è di ristabilire sul mercato delle condizioni favorevoli alla concorrenza. È un errore politico fondamentale ostacolare, o addirittura impedire, l’accesso al mercato delle imprese private tramite interventi statali (offerte d’aiuto finanziario e regolamentazioni).
Esposti:
> Documento di fondo sulla politica mediatica (scaricabile in francese)
> Documento di fondo sulla politica mediatica (scaricabile in tedesco)