Le modifiche alla legge sulle locazioni contrastano gli abusi in materia di subaffitto e rendono più facile l’utilizzo delle proprietà per uso personale. Nello specifico, entrambe le proposte di legge stabiliscono regole eque tra inquilini e proprietari e una maggiore trasparenza e certezza del diritto.
Oggi vale quanto segue: gli inquilini possono subaffittare un appartamento o un locale commerciale in tutto o in parte con il consenso del locatore, ad esempio per un soggiorno all’estero. Il locatore non è obbligato ad accettare la sublocazione a condizioni abusive, come un affitto eccessivo. Il subaffitto richiede ora una richiesta scritta da parte dell’inquilino e il consenso scritto del locatore. In futuro, i locatori potranno anche vietare il subaffitto se la sua durata è superiore a due anni. Questo crea certezza giuridica e trasparenza per gli inquilini, i subaffittuari e le comunità di condivisione di appartamenti. Inoltre, gli altri inquilini avranno meno preoccupazioni se i subaffittuari cambiano continuamente. Con il nuovo periodo di due anni, inoltre, gli appartamenti non saranno inutilmente bloccati da un numero infinito di subaffitti e saranno quindi disponibili sul mercato immobiliare più rapidamente.
Già oggi vale quanto segue: chi acquista un appartamento o un locale commerciale può ancora disdire un contratto di locazione esistente entro i termini di legge, ma solo se può far valere un uso personale urgente per sé, per i parenti stretti o per i suoceri. Il termine vago “uso personale urgente” è stato ora chiarito e ora l’esigenza personale deve essere significativa e attuale se considerata in modo oggettivo. Chi afferma che questo limiterebbe i diritti attuali degli inquilini dice il falso. Come in precedenza, gli inquilini possono contestare la disdetta presso l’ufficio di conciliazione. Anche se la disdetta è valida, l’autorità, come in precedenza, verifica se è possibile prolungare il contratto di locazione, valuta gli interessi del locatario e del locatore e determina la durata della proroga.
Quindi 2x SÌ per una maggiore trasparenza e certezza giuridica per tutti gli inquilini, i proprietari e le imprese.