Riuniti a Amriswil (TG), i delegati di UDC Svizzera hanno approvato, il 30 marzo 2019 all’unanimità, rivolto all’attenzione del Consiglio federale, un catalogo di rivendicazioni) contro il trattato di sottomissione all’UE. Altrettanto chiaramente, hanno respinto la direttiva UE sulle armi e si sono poi pronunciati a grande maggioranza per la libertà di voto sulla legge federale relativa alla riforma fiscale e al finanziamento dell’AVS (RFFA).
550 delegati e ospiti di UDC Svizzera si sono riuniti oggi in assemblea ad Amriswil nel canton Turgovia. Essi hanno respinto categoricamente il trattato che fa della Svizzera una colonia dell’UE, che mina la democrazia diretta, disprezza l’indipendenza, la neutralità e il federalismo e minaccia la sicurezza sociale svizzera. I delegati hanno pure approvato all’unanimità un catalogo di 13 rivendicazioni (in francese) indirizzato al Consiglio federale, invitandolo in particolare a rafforzare l’economia nazionale preparando un programma che riduca la burocrazia, le imposte, tasse e prelievi.
I delegati hanno pure adottato le loro parole d’ordine in vista della votazione popolare federale del 19 maggio 2019. Dopo intensa discussione, hanno dato seguito alle raccomandazioni del comitato del partito: con 375 voti a favore e un’astensione, raccomandano al popolo svizzero di respingere la direttiva UE sulle armi e, con 289 voti contro 60, si sono pronunciati per la libertà di voto sulla legge federale relativa alla riforma fiscale e al finanziamento dell’AVS.