No ai divieti della legge sul clima: Ora i sostenitori devono mantenere la parola data!
In occasione della campagna referendaria, i sostenitori hanno promesso che non ci sarebbero stati divieti sulle auto a benzina o sui sistemi di riscaldamento a olio. Pare però che le cose stiano già cambiano.
Il Sì alla legge divoratrice di elettricità è spiacevole. La buona notizia è che con il 41% dei voti contrari, abbiamo potuto contare su un sostegno che va ben oltre la nostra quota di elettorato. La maggioranza della popolazione rurale ha respinto la legge. Ora dovranno pagare per ciò che le città rosso-verdi gli impongono.
I sostenitori della legge avevano promesso in tutta sincerità che non ci sarebbero stati divieti e costi aggiuntivi, il paesaggio non sarebbe stato rovinato, l’elettricità sarebbe sempre stata sufficiente e conveniente per la popolazione e l’economia – in qualsiasi periodo dell’anno.
Uno sfacciato inganno per l’elettorato
Ma non appena i voti sono stati contati, le carte sono subito cambiate in tavola. Il co-presidente del PS Cédric Wermuth aveva già annunciato la domenica di voto che “dovremo discutere” di divieti. Meno di 24 ore dopo l’annuncio del risultato del voto, la commissione preposta del Consiglio Nazionale ha discusso l’obbligo di installare pannelli solari sui tetti delle nuove case. Il Presidente del Centro Gerhard Pfister chiede un’ulteriore tassa sui gas serra, una tassa sui biglietti aerei e una tassa su tutti i prodotti importati con impatto a livello di emissioni di CO2. Ciò che il popolo ha respinto due anni fa con la legge sulla CO2, verrà quindi reintrodotto per vie traverse. Alla faccia del rispetto della volontà popolare e dell’affermazione che la politica climatica dei rosso-verdi non comporta costi aggiuntivi!
Non intendiamo tollerare questo sfacciato inganno nei confronti dell’elettorato. L’UDC continuerà a lottare con tutte le sue forze per un approvvigionamento energetico sicuro e conveniente. Ciò include anche nuove centrali nucleari.